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Nella nuova vCloud suite 5.1 vi sono numerosi miglioramenti e nuove funzionalità nella parte di networking e secuirity.

Per vSphere 5.1 sono, di fatto, novità riguardanti i nuovi distribuited virtual switch (VDS) e si possono sintetizzare nei seguenti punti:

  • Network Health Check support: aiuta ad individuare errori di configurazione tra switch fisici e virtuali.
  • Configuration Backup Restore: finalmente è possibile esportare ed importare la configurazione dei VDS direttamente dal vSphere Web Client.
  • Rollback and recovery: permette di gestire meglio la situazione di host disconnessi dal vCenter Server.
  • Port Mirroring enhancements: nuove funzionalità di troubleshooting con il supporto di RSPAN e ERSPAN.
  • Netdump: permette agli host ESXi senza storage locale (senza stato e/o con Autodeploy) di salvare il core dump tramite rete.
  • Improved Scaling numbers.
  • Other enhancements focused on simplifying the operation of the VDS.

Ma è in vCloud Director 5.1 che vi possono apprezzare il maggior numero di novità e l’applicazione dei concetti di Software Defined Networking (SDN). Gli attori principali sono:

  • VXLAN: elemento base per creare “elastic portable virtual datacenters”: VXLAN technology allows compute resources to be pooled across non-contiguous clusters or pods and then segment this pool into logical networks attached to applications.
    Per maggiori informazioni (in inglese) vedere i post di Scott Lowe e Duncan Epping.
  • App: usato per isolare e proteggere i workload in base ad un trust level.
  • Data Security: usato per proteggere dati “sensibili” e garantire la compliance.
  • Edge: protezione e funzinalità perimetrali, quali load balancing, VPN, NAT, …
  • vShield Manager: integrato con vCenter e vCloud Director per una gestione centralizzata di questi aspetti.,
  • vCloud Network Automation Framework: permette l’introduzione di elementi di terze parti.

Ovviamente le funzioni legate alle VXLAN e alla nuova suite di vShield sono le più evidenti ed interessanti, ma volevo invece discutere di quanto riguarda l’espandibilità di questo framework da parte di altri vendor. Per vSphere già è la norma, per quanto riguarda lo storage e in parte anche il networking (si pensi al Cisco Nexus 1000V). Per vCloud e vSphield invece sono state introdotte alcune novità ed è possibile integrare soluzioni di terze parti a vari livelli:

  • All’interno di una virtual machine.
  • Nella parte di network access edge di una virtual machine.
  • Nella parte di network edge dell’intero virtual datacenter.
  • Nella parte di Management plane.
Sono state introdotte delle nuove interfacce (Netsec API) che andranno a rimpiazzare quelle vecchie di vShield (VMSafe API):
  • Load Balancing, IPS, WAN Optimization e altre soluzioni di networking di terze parti dovranno adottare le Netsec API.
  • Il tipo di integrazione che si otterrà sarà simile a quanto già previsto in Microsoft System Center 2012, che però è limitato (per la parte di networking) solo ai load balancer.
Da notare, che invece, la parte di eEndpoint, come gli antivirus, è implementabile con endpoint security API incluse direttamente nella parte di vSphere.
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Virtualization, Cloud and Storage Architect. Tech Field delegate. VMUG IT Co-Founder and board member. VMware VMTN Moderator and vExpert 2010-24. Dell TechCenter Rockstar 2014-15. Microsoft MVP 2014-16. Veeam Vanguard 2015-23. Nutanix NTC 2014-20. Several certifications including: VCDX-DCV, VCP-DCV/DT/Cloud, VCAP-DCA/DCD/CIA/CID/DTA/DTD, MCSA, MCSE, MCITP, CCA, NPP.