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VMware Virtual SAN (chiamata anche semplicemente VSAN) è una soluzione di storage hyperconverged molto interessante, disponibile come prodotto aggiuntivo per gli ambienti basati su 5.5 U1.

Al momento, benché si tratti di fatto di una versione 1.0, è già molto promettente ma (secondo me) pecca di informazioni e dettagli sul come sta funzionando: il tutto è gestito molto semplicemente (ma efficacemente) tramite vSphere Web Client, ma le informazioni riportate sono veramente minimalistiche (è vero che molti dettagli si potrebbero poi ottenere dai grafici di prestazioni): una comoda dashboard con i princibabili dati di funzionamento dello storage sarebbe apprezzabile.

In realtà esiste qualcosa di simile ed è chiamato VSAN Observer. Immagino che parte dei suoi dati saranno presto integrati nell’interfaccia web, oppure direttamente in VMware vCenter Operations Manager, in modo da fornire più informazioni sul funzionamento di VSAN.

Esistono già numerosi post in inglese (e si trovano anche vari video) su come configurare VSAN Observer e come utilizzarlo:

Nel caso abbiate la versione di vCenter Server sotto forma di virtual appliance  (vCSA) sarà molto facile abilitare questa funzionalità:

  1. Accedere al vCenter Server Appliance via SSH (o da console)
  2. Effettuare il log in nella Ruby vSphere Console (RVC) utilizzando il seguente comando
    rvc username@localhost
  3. Digirare la password dell’utente root del vCSA
  4. Per abilitare il monitoraggio di VSAN digurare il seguente comando:
    vsan.observer <vcenter-hostname>/<Datacenter-name>/computers/<Cluster-Name>/ –-run-webserver -–force
  5. Aprire un web browser sul vostro client, e navigate (in HTTP) sul vostro vCenter Server (via hostname oppure IP) sulla porta specificata dall’output del comando precedente (di solito 8010):
    http://vCenterServer:8010

Da notare che la Ruby vSphere Console era inizialmente un Fling, che è stato successivamente incluso nel vCenter Server sia in versione appliance che in versione installabile.

Nel caso della versione Windows di vCenter server, attivare VSAN Observer è leggermente più complicato. Il tool RVC, come scritto, è presente ed è installato di default in %PROGRAMFILES%\VMware\Infrastructure\VirtualCenter Server\support\rvc\rvc.bat. La maggior parte dei post dice che funziona anche sul vCenter per Windows, ma poi gli esempi li fanno sempre per quello in versione appliance.

Personalmente ho provato con il vCenter installato sia su Windows Server 2012 R2 che su 2008 R2, ma il risultato è RVC parte, ma poi non è possibile navigare nell’inventario (si possono utilizzare i classici comandi Unix style cd e ls). Il messaggio di errore che compare è il seguente:

RuntimeError: unknown VMODL type AnyType

Per fortuna che su Twitter ho trovato chi mi ha dato una dritta sul problema, che, a quanto pare, è dovuto ad una gem (un pacchetto Ruby) troppo aggiornata.

Il primo passo è scaricare una versione più datata della gem che causa il problema. Il file gem.bat per la gestione dei pacchetti Ruby si trova sotto la directory: %PROGRAMFILES%\VMware\Infrastructure\VirtualCenter Server\support\ruby-version\bin (verificate bene quale versione avete e quale viene caricata da rvc.bat).

Per vedere le gem installate è possibile usare questo comando (ma notate che il file rvc.bat carica poi manualmente molte altre gem, presenti in directory separate):

gem list --all

Per installare la vecchia versione di nokogiri:

gem install nokogiri -v 1.5.5

Il pacchetto viene direttamente scaricato da Internet e compilato (potrebbe richiede vari minuti).

A questo punto è possibile sistemare il vostro file rvc.bat (o crearne una copia e modificare quella) rimuovendo la parte relativa al caricamente di questa gem e (volendo) sistemando il nome del vostro vCenter Server (altrimenti dovrete utilizzare localhost nel comando di avvio del VSAN Observer). La parte da rimuovere dal file batch è:

-Igems\nokogiri-1.5.6-x86-mingw32\lib

Volendo potete già creare un file batch per avviare direttamente il VSAN Observer, aggiungendo il seguente comando con l’opzione -c all’avvio di rvc (ricordatevi di quotare il comando con le doppie virgolette):

vsan.observer <vcenter-hostname>/<Datacenter-name>/computers/<Cluster-Name>/ –-run-webserver -–force

Nota: sia Ruby vSphere Console che VSAN Observer sono delle funzionalità experimental. Oltrettutto non c’è alcuna autenticazione sul sito del VSAN Observer. Vanno trattatti quindi come tool più di troubleshooting o di analisi sporadica e limitata nel tempo (pare anche il VSAN Observer si interrompa da solo dopo un po’ di tempo che esegue l’analisi).

Rimane comunque un buon complemento a VSAN, anche se non fornisce tutti i dati che si potrebbero desiderare.

Personalmente spero che nella prossima versione sia presente una o più dashboard per vedere come sta funzionando VSAN, come sono distribuite le VM sui diversi nodi e dischi (possibile con VSAN Observer), qual è lo stato dei dischi (sia leggendo le informazioni dalla SMART di ciascun disco, ma anche dando lo stato di salute più dettaglio per i dischi SSD o le memorie Flash), … Possibilemente direttamente con il Server Web Client e con il vCenter, anche se temo che sarà più logico aspettarsi di vedere queste informazioni solo con Operations Manager (purché non venga limitato solo alla custom-UI che quindi richiede edizioni a partire dalla Enterprise).

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Virtualization, Cloud and Storage Architect. Tech Field delegate. VMUG IT Co-Founder and board member. VMware VMTN Moderator and vExpert 2010-24. Dell TechCenter Rockstar 2014-15. Microsoft MVP 2014-16. Veeam Vanguard 2015-23. Nutanix NTC 2014-20. Several certifications including: VCDX-DCV, VCP-DCV/DT/Cloud, VCAP-DCA/DCD/CIA/CID/DTA/DTD, MCSA, MCSE, MCITP, CCA, NPP.