This post is also available in: Inglese

Reading Time: 5 minutes

Durante l’ultima edizione dell’IT Press Tour (la 14ma e la prima alla quale ho avuto l’onore di partecipare), svoltasi nella Silicon Valley (nel periodo dal primo a 5 dicembre 2014), abbiamo avuto l’occasione di incontrare molte aziende in differenti aree (Cloud, Storage e Big Data).

L’ultima azienda che abbiamo incontrato durante il quarto giorno del tour è stata Scality, la cui soluzione, Scality RING, ha come obiettivo quello di gestire in maniera distribuita grosse molti di storage.

ITPressTour-LogoScality è stata fondata nel 2009 da un gruppo di impenditori (Jérôme Lecat, Giorgio Regni, Daniel Binsfeld, Serge Dugas, e Brad King) e attualmente impiega più di 90 persone e ha più di 50 clienti con sistemi in produzione.

L’obiettivo dal quale sono partiti non era realizzare uno storage, ma trovare un modo per gestire i dati in modo più scalabile (il nome immagino derivi da qui) e più efficiente.

Leo Leung (VP Corp. Marketing) ha spiegato le origini dell’azienda e le peculiarità di: Scality RING.

Scality RING è una soluzione di tipo software-based che può essere eseguita su server x86 standard  con un sistema operativo Linux standard (senza alcuna modifica a livello di kernel). Rispetto a storage più tradizionali, RING è completamente separato dall’hardware e questa sua agnosticità permette una grande flessibilità nella scelta del tipo di server, tipo di dischi, tipo di flash, nel come combinarli, … il tutto permette di adeguare meglio il tipo di sistema in base al tipo di esigenze.

Tra l’altro la flessibilità di usare diversi server standard (commodity server) rende completamente indipendente dal vendor hardware, lasciando all’utente la scelta tra HP, Dell, IBM, Cisco, SGI, Supermicro o altri server… di nuov in base alle proprie esigenze, o alle proprie preferenze o ai propri skill.

Scality RING è di fatto un object storage con un’architettura peer-to-peer, in topologia ad anello (da cui il nome), scalabile in modalità scale-out con approccio di tipo shared-nothing (a parte ovviamente la rete).

Può partire da pochi dati fino ad arrivare a centinaia di Petabyte, centinaia di milioni di file, il tutto mantenendo un’omogeneità di gestione e prestazioni adeguate.

Scality Ring implementa un file system che permette di distribuire i file su più sistemi (anche in data center diversi usando la geo-replica) e eseguirne una replica costante per mantenerli disponibili anche a seguito di uno o più fault hardware. L’infrastruttura viene detta always-on ed è completamente integrata con le funzioni di data protection tanto da non richiede RAID, backup offsite backup.

Scality RING può essere la risposta a queste tipiche sfide nel mondo dell’IT:

  • Crescita dello storage: lo spazio richiesto continua a crescere ed è un dato di fatto… il problema è che non tutti gli storage scalano a livello di petabyte in modalità completamente scale-out.
  • Rischio di creare silo: esistono tante soluzioni di storage, ma non tutte sono adatta alla maggior parte dei workload, con conseguente rischio di avere più soluzioni per ambienti e necessità diverse, con conseguente complessità di gestione.
  • Necessità di “Always on”: molti storage raggiungono o superano il 99,99%, ma molti mancano del 100% di uptime (ad esempio durante il failover o durante l’aggiornamento dei firmware) e non tutti hanno funzioni di self-healing
  • Vantatti tipici del mondo cloud: con software-based e hardware-agnostic e con la scalabilità propria di questa soluzione

L’ultima versione di Scality RING, la 5.0, permette di eseguire diversi tipi di workload enterprise: accesso a file, accesso a oggetti o utilizzo di Virtual Machine. Il tutto con linearità nelle prestazioni e nella scalabilità per ogni workload, permettendo quindi data consolidation ed economie di scala.

Scality-SDS

L’ultima versione fornisce anche una maggiore integrazione con OpenStack, non solo con Cinder e Swift, ma con sempre più moduli e molti altri saranno inclusi nel futuro.

Recente è anche l’annuncio di un Open Source Scality REST block driver che permette di utilizzare nativamente questo storage su sistemi Linux, alla stregua di qualunque altro storage a blocchi.

Per maggiori informazioni su Scality vedere anche:

Disclaimer: Sono stato invitato a questo evento da Condor Consulting Group che ha coperto i costi per il viaggio e l’alloggio. Ma non sono stato ricompensato in alcun modo per il mio tempo e non sono in obbligo di scrivere articoli riguardo all’evento stesso e/o gli sponsor. In ogni caso, i contenuti di questi articoli non sono stati concordati, rivisti o approvati dalle aziende menzionate o da altri al di fuori del sottoscritto.

Share

Virtualization, Cloud and Storage Architect. Tech Field delegate. VMUG IT Co-Founder and board member. VMware VMTN Moderator and vExpert 2010-24. Dell TechCenter Rockstar 2014-15. Microsoft MVP 2014-16. Veeam Vanguard 2015-23. Nutanix NTC 2014-20. Several certifications including: VCDX-DCV, VCP-DCV/DT/Cloud, VCAP-DCA/DCD/CIA/CID/DTA/DTD, MCSA, MCSE, MCITP, CCA, NPP.