Con la nuova versione di VMware vSphere si sono verificati alcuni radicali cambiamenti, con la rimozione di alcuni prodotti e funzioni, ma anche l’introduzione di new entry (per l’elenco completo delle nuove 140 feature di vSphere 5 vedere vSphere 5.0 Features e Duncan’s 50 out of 140 vSphere 5 Features Challenge).
Chi esce:
- il vecchio ESX (o legacy ESX) lascia il posto ad ESXi: La fine di ESX e GSX?!
- il Converter Enterprise lascia il posto allo Standalone Converter: ma così si perde l’integrazione con vCenter e soprattutto si perde la ISO per effettuale una cold conversion
vedere anche: http://communities.vmware.com/people/vmroyale/blog/2011/09/13/vmware-vcenter-converter-plug-in-is-removed-in-vsphere-5 - il nuovo VUM 5 non supporta più per la guest remediation, si potrebbe sperare che venga reintegrato visto l’acquisizione di Shavlik da parte di VMware… ma bisogna anche ricordarsi che ora vi è un prodotto specifico a tale compito (VMware vCenter Configuration Manager)
- La Guided Consolidation non c’è più… usare il Capacity Planner o altri tool
- il VCB non è più incluso, né tanto meno supportato
al suo posto bisogna utilizzare programmi di backup compatibili con le API specifiche (VADP) - il software a 32 bit software è finalmente sparito? non proprio (vCenter Server era già a 64 bit in vSphere 4.1, mentre VUM 5.0, View Composer, vSphere Client, … rimangono ancora a 32 bit)
Chi entra (per un elenco completo vedere i link precedenti):
- vCenter Server per Linux: distribuito come VCSA (vCenter Server Virtual Appliance)
- Web Client diviene un possibile sostituto multipattaforma del vSphere client (almeno per i compiti ricorrenti)
- AutoDeploy
- Gestione centralizzata dei log e core dump degli host
- Storage DRS e Storage Profile