Durante la BUILD developer conference di questa settimana, Microsoft ha presentato le nuove versioni dei sistemi operativi Windows (e anche di alcuni prodotti correlati, come Hyper-V e PowerShell). Al momento non è chiaro né quando saranno rilasciati (si vocifera durante il 2012) né se i sistemi client e server saranno rilasciati in contemporonea (come successo per Windows 7 e Windows Server 2008 R2). Riguardo al nome, al momento il sistema operativo Server è indicato come Windows Server 8, ma ritengo più plausubile che seguirà la nomenclatura dei suoi predecessori (chiamandosi quindi Windows Server 2012?).
Windows (client) 8
Come molti avranno già notato (almeno in Windows 7) il nome Windows 7 e 8 non ha nulla a che vedere con le relative versioni di NT kernel: Windows 7 altri non è che un NT 6.1.x mentre Windows 8 si è scoperto essere un “semplice” NT 6.2.x… quindi non rappresentano delle vera e proprie architetture nuove, ma bensì una evoluzione di quella di NT 6.0 (Vista) architecture. E in effetti, tolta la nuova interfaccia Metro UI (e MSIE 10), Windows 8 assomiglia molto a Windows 7. Vi sono persino siti che permettono di trasformare l’aspetto di Windows 7 in 8 (inclusa la Metro UI) o altri che cercano di togliere gli “sfonzoli” da Windows 8 per farlo tornare come Windows 7.
L’interfaccia Metro UI è la nuova e in parte controversa interfaccia a “piastrelle” simile a quella adottata su Windows Phone 7. Chiaramente concepita per i dispositivi tablet e touch in genera è sicuramente una utile in questi contensti, ma su PC tradizionale con tastiera e mouse la sua usabilità viene un po’ meno e rimane più che altro un simpatico home screen . Molti parlano di rivoluzione, altri di semplificazione, alcuni persino di regressione… a tale proposito si può sintetizzare in questa immagine provocatoria che confronta Windows 1.0 e Windows 8:
Windows 8 è disponibile per il download come developer preview sul sito MSDN, sia in versione 32 e 64 bit (smentendo, forse in modo definitivio, quegli strani rumor che parlavano di una fantomatica versione a 128 bit). L’installazione in una VM richiede almeno VMware Workstation 8 o Fusion 4, oppure (ma sembra non confermato come da http://kb.vmware.com/kb/2006859) vSphere 5 (con questa nota) o XenServer 5.6U2 (per maggiori informazioni vedere anche Running Windows 8 Developer Preview in a virtual environment). Provandolo in una VM devo dire che non sono rimasto impressionato positivamente dai tempi di avvio e spegnimento (ma sono sicuramente inficiati dall’eseguirlo in una VM e dal fatto che sia una developer edition); nella realtà i tempi dovrebbero essere migliori che in Windows 7 (Zeus News – Il boot velocissimo di Windows 8). Ma per il resto il sistema sembra funzionare bene e anche in modo reattivo (per se in una VM). Sono disponibili anche alcune screenshot (non mie), come pure la screenshot della nuova schermata blu, questa in particolare accade proprio durante l’installazione in VM su un hypervisor non supportato.
Windows Server 8
Anche il nuovo Windows Server 8 è disponibile per il download come developer preview sul sito MSDN. Sono dichiarate bene 300 nuove funzionalità in diversi campi ed in particolare nella virtualizzazione, nello storage, nel networking e nella gestione. A parte le funzionalità relative ad Hyper-V 3, forse quelle più interessanti sono la deduplica inclusa in NTFS e la possibilità di abilitare e disabilitare la GUI (questa funzione non è ancora chiara, ma diverre interessante se permettesse il passaggio da Server Core a Full e viceversa SENZA reinstallazione).
- Microsoft provides more details about Windows Server 8
- 10 best new features of Windows Server 8
- Windows Server 8: The Ultimate Cloud OS?
- Windows Server 8: built for the cloud, built for virtualization
Hyper-V 3
Il nuovo Hyper-V sicuramente è quello caratterizzato dalle maggiori novità. La prima (e tutt’altro che banale) è che ora pare sia incluso anche nel sistema operativo Client. Questo fatto apre nuovi scenari (benché non rappresenterebbe l’unico esempio di Client Hypervisor) e fa sorgere anche alcune domande su quale sarà il futuro di Windows Virtual PC (che a questo punto diventa potenzialmente inutile) e su come l’XP-Mode e MED-V saranno implementati.
Sulle altre novità di Hyper-V questa è una lista (non esaustiva):
- Ogni host può supportare fino a 160 logical processor e 2TB RAM
- Ogni VM può supportare fino a 32 vCPU e fino a 512 GB RAM
notare che vSphere 5 e XenServer 6.0 già supportano 32 vCPU, ma anche fino a 1 TB di vRAM - Supporto al virtual NUMA
probabilmente simile a quanto introdotto in ESXi 5 - Supporto a più operazioni concorrenti di Live Migration
- Nuova funzione di Storage Live Migration
da notare che con SCVMM era già disponibile un Quick Storage Migration, ma questa nuova funzione è più simile allo Storage vMotion di VMware (incluso già dalla versione 3.5) - Nuovo formato VHDX dei dischi virtuali, in grado di superare il limite attuale dei 2TB (del formato VHD) ed arrivare fino a 16 TB
da notare che al momento vSphere 5 ha ancora (nei file vmdk) il limite dei 2TB (solo in modalità fisica RDM è possibile superare questo limite)
- Nuova funzione Offloaded Data Transfer (ODX), che permette di “demandare” alcune operazioni direttamente allo storage
funzione del tutto simile alle vStorage API for Array Integration (VAAI) di VMware - Supporto al Virtual Fibre Channel
simile alla funzione NPVI di VMware - Nuova funzione nei virtual switch per gestire l’isolamento e il partizionamento delle reti
in parte comparabile alla nuova funzionalità VXLAN annunciata da VMware/Cisco
- Possibilità di estendere le funzioni dei virtual switch tramite opportune API
(vedere dopo l’annuncio di Cisco) - Gestione del SR-IOW per permettere l’accesso privilegiato a dispositivi PCI
dovrebbe corrispondere al VMDirectPath/IO di VMware - Introduzione dei resource pool
- Funzione di data de-duplication
- Funzione di replica asincrona delle VM
probabilmente simile a quanto implementato in vSphere 5
Ma l’aspetto forse ancora più interessante è rappresentato dalla crescita delle offerte di terze parti, contribuiendo da aumentare l’ecosistema legato ad Hyper-V. Oltre ai vari annunci di programmi di backup (come ad esempio Veeam 6), a programmi di gestione e monitoraggio, l’introduzione di nuove API di estensione dei servizi ha aperto nuovi scenari. Come ad esempio l’estensione delle funzioni dei virtual switch tramite prodotti e soluzioni Cisco: