Nei post precedenti sull’aggiornamento a vSphere 5, ho più volte rimarcato l’importantanza dell’HCL per avere una configurazione “supportata”. Per un ambiente di produzione, secondo me, è fondamentale e dovrebbe pure essere obbligatorio disporre di una soluzione supportata e magari certificata (questo secondo aspetto è già sicuramente più complesso e controverso e merita sicuramente un approfondimento a parte).
Ma è importante chiarire che “non supportato” non implica automenticamente che “non funziona” (o che non può funzionare). Vi possono essere differenti scenari di confirazioni “unsupported”:
- Funziona tutto bene, ma con alcuni limiti (di solito noti a priori): ad esempio se si utilizza un database SQL Express database per il vCenter Server e si hanno più di 3 host o più di 50 VMs… non che è al quarto host si ferma tutto… solo che aumenta la probabilità di riempire il database e raggiungere il limite dei 4 GB di SQL Express.
- Technicamente funziona, ma manca il supporto dal punto di vista “commerciale”: l’esempio tipo è quando si utilizza un server o uno storage in HCL VMware, ma senza più la maintenance da parte del vendor hardware.
- Rientra nella HCL, ma alcuni requisiti non sono verificati e quindi non è stato testato e verificato a sufficienza: in questi casi eventuali problemi potrebbero essere veramente difficili da diagnosticare. E’ il caso di quando, ad esempio, si utilizzano firmware non aggiornati e con una versione inferiore a quella minima richiesta nella HCL.
- Benché non sia nella HCL, qualcuno dichiara che funziona. E’ il caso di tutte le “whitebox configuration” di ESXi… Sono sicuramente utili per ambienti di test, ma si rischia di perdere tempo a far funzionare una configurazione che poi magari si rivela non funzionante (a volte per errore di chi crea la whitebox a volte perché le motherboard non sono sempre le stesse a da una revisione ad un’altra potrebbero cambiare chipset significativi).
- Semplicemente non funziona proprio (o se funziona non è per nulla stabile): in questi casi c’è poco da fare!
Anche quando funziona, bisogna però ricordarsi che una configurazione unsupported può non essere gestita dal supporto tecnico. Questo da solo è già un motivo sufficiente per scoraggiare questo tipo di configurazioni in un ambiente di produzione.
Siti per verificare il grado di “compatibilità”:
- Hardware Compatibility List (HCL per la parte hardware)
- VMware Product Interoperability Matrix (“compatibilità” della parte software richiesta dai prodotti VMware)
- Server Virtualization Validation Program SVVP (per verificare la compatibilità dei software Microsoft in ambiente virtuale)