Ora che il VMworld US 2012 è finito, posso sintetizzare e tirare le somme di questo evento.
I momenti e gli aspetti migliori sono stati:
- Networking con altre persone, che secondo me rimane la principale motivazione per partecipare a questo tipo di eventi. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere molte persone e re-incontrarne altre già conosciute. Come sempre rimane il rammarico per il poco tempo a disposizione e per tutte le persone che non sono riuscito a conoscere.
- VMware Office of the CTO: grande evento con buona parte delle persone che contano.
- HoL Backstage: interessante tour e descrizione del dietro le quinte dei lab. Interessantissima la parte tecnica con i dettagli sull’architettura. Alcune curiosità (come ad esempio la notevole scalabilità del VA del vCenter Server) e molte conferme a deduzioni (come il fatto che venga usato vCenter Operation Manager per il monitoraggio dell’infrastruttura).
- VCDX Appreciation Cocktail Party: occasione per incontrare di persona numerosi VCDX che non avevo mai conociuto (direttamente), oltre che ovviamente occasione per riverderne alcuni noti. In realtà eravamo una cinquantina, quindi poco più della metà.
- VMUG Lunch: nulla da aggiungere. Valeva la pena esserci per vedere la premiazione al nostro Italian VMUG Leader! (vedere la foto della delegazione VMUG.IT)
- VMTN Moderators Breakfast: purtroppo con poche persone, ma comunque quasi tutte non avevo mai incontrato direttamente.
- vExpert Meeting: evento decisamente più in grande rispetto all’aperitivo della versione europea con la partecipazione dei due CEO e del CTO di VMware!
- Le keynote (specialmente la seconda) e seguirle come addetto stampa, con tanto di Press Kit!
- La città di San Francisco!
Momenti dubbi:
- Concerto di Jon Bon Jovi: benché abbia apprezzato rivederlo e risentirlo dopo tanti anni, ha cantato un po’ troppe cover e pochi(ssimi) brani storici. Anche il finale mi ha lasciato un po’ perplesso.
- Location: il Moscone Center era bello, ma abbastanza dispersivo. E non tutto era al Moscone!
- Informazioni: in alcuni casi erano carenti. Ad esempio ho impiegato un po’ a capire dove erano la Certification e la Partner lounge!
- Sessioni: ne ho viste poche visto che erano deciamente troppe e il tempo limitato. Ma il livello tecnico mi pare inferiore rispetto a quello europeo (che poi dovrebbero essere le stesse)… Spero di ricredermi riguardandole off-line con calma.
Momenti peggiori:
- Costo della vita e soprattutto degli albergi a San Francisco, decisamente sopra la media (forse mi ero abituato troppo bene a Las Vegas).
- Cibo: decisamente non paragonabile con quello degli eventi europei. Sempre cibo freddo e con poche scelte. Tra l’altro con ancora meno scelte per i vegetariani e/o altri a regime alimentare diverso.