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Big Switch Networks è un’azienda specializzata nelle reti hyperscale ed open hardware e negli ultimi mesi ha sviluppano nuove versioni dei propri prodotti di gestione e monitoraggio (vedere anche Big Switch Networks has a big announce) e ora hanno ulteriori nuove versioni sia per Big Cloud Fabric (con la nuova versione 2.6) sia per Big Tap Monitoring Fabric (con la nuova versione 4.5).

Se il fenomeno del Software Defined Network è sicuramente noto, magari lo sono meno i concetti di scalabilità estrema degli switch, ma soprattutto l’esistenza di Open Switch (più correttamente white box switch) concetto più che legato al mondo OpenSource è orientato a creare dell’hardware off-the-shelf switching e routing (un po’ come avviene nel mondo dei server ad esempio con SuperMicro). Rimandando in un altro post maggiori dettagli e considerazioni su questo fenomeno, basti dire che tra i vendor che aderiscono a questo progetto vi è anche Dell con alcuni degli switch della ex serie Force10!

Tornando a BigSwitch e alle nuove versioni dei prodotti, per quanto riguarda Big Tap non c’è molto da dire: è un sistema di monitoraggio distribuito (ma con console centrale) per analizzare il traffico di rete. La nuova versione oltre ad aggiungere nuovi prodotti (in particolare il Dell S4048-ON), aggiunge qualche nuova funzionalità, ma il prodotto rimane sostanzialmente lo stesso.

Ben più interessante, dal mio punto di vista, la versione 2.6 di Big Cloud Fabric (BCF), il il prodotto di SDN underlay per switch Dell Open Networking e/o bare-metal switches, che aggiunge piena visibilità ed integrazione di con VMware vSphere che con VMware NSX (per vSphere).

Ma prima spendiamo due parole sull’architettura di BCF: non è solo un sistema di gestione centralizzato di switch, ma è di fatto un vero e proprio switch distribtuito in grado di implementare una rete Hyperscale. Rispetto agli switch tradizionali dove vi sono due chassis in HA tra di loro, ciascuano composto da un modulo di supervisor (il piano di controllo), da alcune fabric card e alcune line card), con BCF il supervisor diventa un vero e proprio piano di controllo separato (e con la dovuta ridondanza), mentre le fabric e le line card diventano switch distribuiti secondo un modello standard nascente chiamato leaf-spine dove gli switch del livello spine sono l’equivalente delle fabric, mentre quelli leaf sono l’equivalente delle line card. BigSwitch-Architecture

Il modello leaf-spine non è prerogativa di BigSwitch e della sua implementazione, ma è un’architettura generica e adottata in molti altri casi, dato che permette un’ottima scalabilità della rete con ottimali distanze (e quindi traffico tra switch) e buona resilienza. Questo modello si sta via via affermando al vosto del modello core-distribution-access, soprattutto nelle grandi reti datacenter: gli switch leaf sono normamente i Top of Rack di ogni armadio (ovviamente almeno due per un discorso di ridondanza). Il problema è che di solito questo tipo di architettura è quello di una rete layer 3 (tipicamente ogni armadio rack ha una sua rete logica diversa) e quindi per diventare “utilizzabile” nella maggior parte dei casi richiede una soluzione in grado di trasformarla in una o più reti di livello 2. Tramite NSX, ad esempio, è possibile risolvere questo problema.

Utilizzando perà la Big Cloud Fabric molti servizi vengono già forniti dal prodotto: si parla di SDN underly perché implementa dei servizi a basso livello mostrando un unico switch logico con funzioni estremamente evolute come quelle di routing e switching distribuito. Su questo switch logico è possibile creare le reti di livello 2 che servono in modo trasparente, esattamente come in uno switch tradizione è possibile creare le diverse VLAN che servono.

Già così è interessante, ma con l’ultima versione sono state aggiunte integrazioni specifiche con il mondo VMware. Tramite l’integrazione tra il Controller BCF e il vSphere vCenter è possibile:

  • Auto Host Detection & LAG Formation
  • Auto L2 Network Creation & VM Learning
  • Network policy migration for vMotion/DRS
  • VM Visibility and Troubleshooting

In sostanza con questa integrazione si può avere una maggior visibilità e capacità di controllo delle propria rete con tanto di autoconfigurazione delle porte degli switch a seconda della funzione che devono implementare. Il tutto ovviamente con funzioni di QoS nel caso di reti convergenti che debbano veicolare anche il traffico di storage.

Ma questa integrazione non è l’unica, visto che è stata aggiunta anche quella con NSX-v (la versione per vSphere). Ma perché mai si dovrebbero usare i due prodotti insieme o quale potrebbe essere il vantaggio?

Nonostante entrambi i prodotti sono orientati all’SDN hanno diversi livelli di implementazione e vanno quindi visti come prodotti complementare piuttosto che come prodotti concorrenti:

  • VMware NSX-v permette di creae un unico (dal punto di vista logico) switch virtuale SDN overlay sopra un’infrastruttura fisica generica basata su IP (tanto pià che come deve essere fatta la rete non viene specificato) pensata più per il traffico delle VM (potrebbe anche essere usato per le interfacce vmkernel, ma di solito è suggerito che queste rimangano su virtual switch standard o distribuited. I
  • Big Cloud Fabric implementa invece un SDN underlay, definendo sia la parte fisica (come deve essere implementata e gestita) e fornendo (da un punto di vista logico) un unico switch fisico.

BigSwitch-NSX

In particolare Big Cloud Fabric 2.6 abbinato a VMware NSX-v permette di:

  • Complete NSX VM and host (Virtual Tunnel End Point or VTEP) visibility in the BCF controller
  • BCF Fabric Analytics extended for NSX-v VMs
  • Rapid VTEP-to-VTEP trouble-shooting on BCF fabric underlay across the fabric, including source VTEP, source Leaf, spine, destination leaf, destination VTEP

Per maggiori informazioni vedere anche (in inglese):

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Virtualization, Cloud and Storage Architect. Tech Field delegate. VMUG IT Co-Founder and board member. VMware VMTN Moderator and vExpert 2010-24. Dell TechCenter Rockstar 2014-15. Microsoft MVP 2014-16. Veeam Vanguard 2015-23. Nutanix NTC 2014-20. Several certifications including: VCDX-DCV, VCP-DCV/DT/Cloud, VCAP-DCA/DCD/CIA/CID/DTA/DTD, MCSA, MCSE, MCITP, CCA, NPP.