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Nel post precedente ho descritto come utilizzare l’integrazione di StorMagic all’interno del vCenter per gestire il deploy e la configurazione delle VSA. Come già scritto non è l’unico modo e su larga scala forse l’uso degli scripting è la scelta migliore e più naturale. Anche perché esistono comunque molti passi da realizzare prima a livello di infrastruttura di virtualizzazione (ad esempio la configurazione delle reti virtuali) che potrebbero essere automatizzate pure loro tramite scripting.

Dove invece l’integrazione con il vCenter rende il meglio di sé è nella parte di creazione dei datastore: anche in questo caso vi sono numerosi passi sia a livello di StorMagic (definizione della coppia di VSA, inizio della replica sincrona, …) ma anche di VMware (mount e formattazione del datastore, definizione delle regole di multipath più corrette). In questo caso l’integrazione svolge tutti i compiti in automatico!

Come nel caso precedente bisogna partire dal datacenter, nel tab Manage e nella voce relativa a StorMagic. In questo caso si utilizza l’opzione specifica Manage Shared Datastores che permette sia di gestire i datastore esistenti (e monitorarli) che crearne di nuovi tramite il wizard attivato dal pulsante Create…:

Come di consueto il wizard presenta una prima pagina di introduzine  e benvenuto:

A questo punto si parte subito con la creazione del datastore, scegliendone il nome, la dimensione e la coppia di VSA da utilizzare.

Le VSA già impegnate probabilmente avranno 0 MB di spazio libero (come nell’esempio sottostante). Dello spazio disponibile (e licenziato) delle nuove VSA si può scegliere di realizzare un datastore con tutto lo spazio o “partizionare” in più datastore.

In realtà, essendo la soluzione di StorMagic uno storage di tipo attivo-attivo, si può tranquillamente usare un unico datastore delle massime dimensioni (bisognerà poi configurare il datastore heartbeat per non generare warning).

Una nota sul nome del datastore: non può contenere (in questo wizard) caratteri non alfanumerici come ad esempio il trattino. Nulla vieta dopo la creazione del datastore di rinominarlo a livello di VMware vSphere e il nuovo nome sarà visto automaticamente da StorMagic.

Un aspetto importante di una configurazione a due nodi con gestione automatica del cluster è come evitare il caso di spit brain dove non si sa quale VSA è isolata rispetto all’altra.

Come in molte soluzioni di clustering esiste un concetto di witness (altre adottano un concetto di quorum) che in questo caso è rappresentato dal Neutral Storage Host (NSH): un servizio che gira su un server Windows o Linux (può essere tranquillamente il vCenter o il VCSA) esterno al cluster StorMagic. A differenza di tante altre soluzioni, in questo caso il “terzo voto” può essere unico per molti cluster StorMagic. Inoltre è un servizio che consuma veramente poche risorse.

Volendo è possibile configurare la parte di caching, ammesso di avere dischi SSD o risorse adeguate a tale scopo. Come già scritte questa parte è abbastanza diversa tra la versione 5 e la versione 6 del prodotto.

A questo punto si possono specificare gli host sui quali montare il datastore che sarà presentato come una LUN iSCSI. Il wizard non farà solo la parte di login e rescan della LUN, ma anche la configurazione dell’iSCSI (basta averlo attivato e create le interfacce vmkerenl) la formattazione della LUN, la configurazione della policy di multipath più adatta (fixed) e soprattutto, per ogni host, la selezione di un percorso preferenziale che sia locale (ossia che l’host utilizzi la stessa VSA ospitata localemente).

Ovviamente per svolgere tutte queste operazioni serve l’accesso agli host e l’autenticazione viene ulteriormente verificata e validata in questa fase:

Alla fine bisogna solo confermare con il tasto Finish:

Tutto molto semplice ed abbastanza intuitivo. Notare che ci vorrà un po’ di tempo (di solito più di 5 minuti) ma alla fine si avrà un datastore a blocchi condiviso. La replica sincrona in realtà non avrà sincronizzato tutto (viene forzato un resync completo), ma il datastore è già utilizzabile.

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