Solo un anno fa, VMware aveva annunciato il rilascio di vSAN 6.6… considerando la crescita veloce di questo prodotto, ora non deve stupire l’annuncio di vSAN 6.7, ovviamente contestuale all’annuncio di vSphere 6.7.
VMware vSAN è la soluzione di Software Defined Storage (SDS) di VMware che rappresenta l’unica soluzione di tipo hyper(visor)-converged implementata nel VMkernel di ESXi. Benchè il prodotto sia venduto a parte, in realtà è già tutto incluso all’interno di ESXi (e del vCenter per quanto riguarda la gestione).
solutio. Although is a separate product, the core functions to implement it are already present in the vSphere versions making really easy to deploy and enable it.
VMware dichiara di avere più di 10.000 clienti, ma l’aspetto più curioso è quello sul market share di oltre il 30% (nel Q4 2017 secondo il report di IDC: 4Q2017 Worldwide Quarterly Converged Systems Tracker, April 2018)… segno che il mercato HCI è in crescita, ma anche che la crescita vera propria probabilmente deve ancora esserci (se pensiamo al numero di clienti).
Ciò che è evidente è la crescita del prodotto vSAN dalla versione 5.5 fino alla 6.6:
La nuova vSAN 6.7 (che rappresenta la 7ma generazione del prodotto) aggiunge diverse funzionalità, ma non tante quanto ha fatto la versione 6.6:
- Supporto al client HTML5 (vSphere Client): La versione 6.5 di vSphere ha due client web, di cui uno ancora incompleto. Con la versione 6.7 le funzioni del vSphere Client sono aumentate, benché conviva ancora con il “vecchio” vSphere Web Client. Ma almeno la vSAN è totalmente gestibile dal client HTML5:
- vRealize Operations all’interno di vCenter: Non è un mistero che VMware considera vCenter uno strumento poco adatto per il monitoraggio e spinga per usare vRealize Operations. Che però vuol dire costo di licenze aggiuntive, l’uso di interfacce separate e il deploy di altri virtual appliance.
Quanto meno, il problema delle interfacce separate è stato finalmente risolto. Speriamo anche che prima o poi vRealize Operations venga veramente integrato all’interno di vCenter:
- Supporto per Guest Cluster: vSAN 6.7 ora supporta ufficialmente il Windows Server Failover Clusters (WSFC). Del resto già vSAN supportava Microsoft SQL Always-on Availability Groups (AAG), Microsoft Exchange Database Availability Groups (DAG), e Oracle Real Application Clusters (RAC).
L’aggiunta del supporto di WSFC era un passo evidente verso una soluziona di storage pensata per carichi primari. Peccato che il supporto passi per i target iSCSI, personalmente avrei preferito vedere usuare dischi virtual in modalità multi-writer.
- Adaptive data placement e improved failure handling: vSAN 6.7 introduce una funzionalità chiamata Adaptive Resync per assicurare una re-sincronizzazione dei dati più “fair-share” ossia più equa e che tenga conto dell’eventuale carico di lavoro sullo storage prodotto dalle VM:
- Faster destaging: vSAN 6.7 introduce miglioramenti di prestazioni grazione ad un nuovo meccanismo di de-staging, pensato per svuotare i dati dal write buffer più velocemente limitando le congestioni:
- Faster host decommissioning: Sfruttando meglio le repliche tra più fault domain è possibile velocizzare lo “svuotamento” degli host:
- Migliorie nello Stretched Clusters: Lo stretched cluster è un mondo a sé e presenta varie insidie. In vSAN 6.7 si è cercato prima di tutto di migliorare l’isolamento dei meta data, per evitare inutile traffico dati verso il witness host. Già questa funzione era possibile nelle versioni precedenti, ma solo per il cluster a due nodi.
Ci sono poi diverse altre migliorie.
Per maggiori dettagli (in inglese), vedere vSAN 6.7 Technical Overview