Per chi come me ha utilizzato i floppy disk (sia quelli da 5¼” che quelli da 3½”) vien da chiedersi oggi che fine abbiano fatto.
Oramai è da 10 anni che non vengono più prodotti floppy disk: Sony annunciò che da marzo 2011 avrebbe terminato la produzione di floppy disk. Verbatim anche se in un primo momento dichiarò di aver intenzione di continuare la loro produzione, decise, tuttavia, di cessarla nel 2015.
Del resto nuove tecnologie hanno reso i floppy disk decisamente obsoleti in poco tempo, secondo la legge dei ritorni acceleranti (a volete indicata anche come legge di Raymond Kurzweil).
La legge dei ritorni accelerantiè una legge della futurologia secondo la quale il tasso di progresso tecnologico è una funzione esponenziale e non lineare. L’assunto fondamentale della legge dei ritorni acceleranti è che nell’ambito dell’evoluzione tecnologica, ogni nuovo progresso renda possibili diversi progressi di livello più elevato invece che un singolo progresso, e coerentemente a ciò, che ogni anno un maggior numero di invenzioni e scoperte utili vengono effettuate rispetto all’anno precedente.
Inventato da IBM nel lontano 1967 (all’inizio si utilizzava un formato da 8″), con l’avvento di Internet, del cloud e (inizialmente) delle pendrive USB, i floppy disk diventarono obsoleti anche nel salvataggio e nel trasferimento dei dati. Apple fu il primo produttore ad eliminare del tutto le unità floppy disk dai propri modelli con l’uscita dell’iMac nel 1998.
Tuttavia questi dispositivi di memorizzazione esterna sono tuttora usati in pochi settori di nicchia (come spiegato in questo articolo).
Tralasciamo gli usi da parte di alcune persone eccentriche che evidentemente non hanno mai provato di meglio…
E’ curioso che in ambito aerospaziale, in alcuni casi particoli, si dipenda ancora da questi dischi per operazioni critiche. Ad esempio, alcuni Boeing 747 utilizzano floppy disk per caricare aggiornamenti software sui sistemi di navigazione e avionici. Questi velivoli, sebbene non più comuni nei cieli degli Stati Uniti o dell’Europa, sono ancora in uso in alcune aree geografiche meno sviluppate. La resistenza dei sistemi a lungo termine e la compatibilità con l’hardware obsoleto rendono i floppy disk insostituibili (almeno per il momento) in queste circostanze.
Anche alcuni sistemi del trasporto pubblico, come la Muni Metro di San Francisco, non funzionerebbero senza i floppy disk? In questo caso specifico vengono utilizzati per caricare quotidianamente il software necessario al funzionamento delle stazioni. «Al computer deve essere detto cosa deve fare ogni giorno», ha riferito alla BBC un portavoce della SFMTA (San Francisco Municipal Transport Agency), aggiungendo che «senza un disco rigido, non c’è un posto dove installare software in modo permanente». Questo computer deve essere riavviato ripetutamente in questo modo, aggiunge, e non può essere semplicemente lasciato acceso, per paura che la sua memoria si degradi. C’è da dire che la SFMTA si sta comunque attrezzando per abbandonare questa vecchia tecnologia in favore di quelle più moderne, cosa che dovrebbe avvenire tra il 2027 e il 2028.
Per ultimo, non dimentichiamoci che il floppy permane almeno come icona associata alla funzione di salvataggio dei dati o dei file!
