VMware vCenter Server Virtual Appliance (vCSA)
Introduzione
VMware vCenter Server Virtual Appliance (vCSA) è un VA ufficiale di VMware che può essere utilizzato in alternativa di una installazione completa del VMware vCenter Server. A differenza della versione installabile, non richiede Windows Server, ma è bensì basato su una distribuzione Linux (in particolare una SuSE Enterprise).
Apparso per la prima volta come technology preview nella versione 2.5 (“vCenter 2.5 on Linux”), ora è ufficialmente disponibile come alternativa alla versione installabile.
Caratteristiche
- Basato su SUSE Linux Enterprise Server 11 x64.
- Distribuito come OVF con relativi vmdk.
- Configurato con 2vCPUs, 8Gb vRAM, LSI Logic Parallel, VMXNET 3, 15Gb + 60Gb VMDKs e VMware Tools.
- Include un database ( embedded DB2 database) adatto per ambienti di test o per ambienti “piccoli” con meno di 5 ESXi hosts o 50 VM (equivalente a Windows vCenter Server + SQL Express).
- Supporto di Oracle e IBM DB2 come database esterno, per ambienti medio/grossi.
- Autenticazione Active Directory (AD) e/o Network Information Services (NIS).
- Includes Auto Deploy server già preconfigurato.
- Può salvare core e log file su share NFS.
- Può essere utilizzato come syslog server per i log degli ESXi.
- Può essere utilizzato come network collector per i core dump degli ESXi.
- Patches can be installed using the vCSA web interface.
Pro e contro
Rispetto alla versione Windows installabile ha i seguenti vantaggi:
- Virtual Appliance, quindi una sorta di black box che fornisce le funzionalità di management
- Deploy più rapido: pochi minuti (circa) contro gli almeno 30 minuti della versione Windows (spesso sono molti di più tra un aggiornamento e l’altro).
- La parte di WebClient è già inclusa e pronta all’uso (altro tempo risparmiato nel deploy)
- Compatibile con il Windows vSphere Client.
- Riduce i costi operativi: vCSA è “semplice” da aggiornare.
- Riduce il TCO perché non richiede licenze Windows aggiuntive (in realtà può non essere un problema se si hanno versioni Datacenter)
- Per ambienti piccoli può lavorare con un DB locale e già incluso
Ma anche le seguenti limitazioni:
- Richiede più memoria della versione installabile (min 8 GB vRAM contro i 4 GB vRAM della versione installabile)
Da notare che nelle licenze vSphere 5 c’è un limite nella vRAM totale allocata.
- Microsoft SQL Server al momento non è supportato (forse in versioni future).
- vCenter Server Linked Mode non funziona (è basato su istanze ADAM).
- vCenter Server Heartbeat non funziona.
- VMware View 5 non potrà funzionare (il Composer al momento è per Windows e va installato sul vCenter Server).
- Alcuni plugin potrebbero non funzionare.
- Il VSA Manager non può essere utilizzato, visto che richiede Windows.
- IPv6 non è disponibile (anche se Linux lo supporta, quindi immagino che sia aggiunto questo supporto quanto prima).
- Il processo di aggiornamento e patch forse non è proprio così semplicissimo… Non era meglio se fosse stato integrato in VUM? (PS: quando ci sarà anche un VA per VUM?)
- Il modo con cui è licenziato il sistema operativo guest non è al momento chiaro… SuSE Enterprise non è OpenSuSE e in qualche modo andrà pure licenziato.
- C’è un bug nel report delle licenze (per la soluzione vedere: http://www.vcritical.com/2011/08/vmware-vcenter-server-appliance-and-vram-reporting/)
Ulteriori informazioni
- VMware vCenter Server Virtual Appliance (vCSA) features and benefits
- vSphere 5 vCenter Server Virtual Appliance Quick-Start Guide
- First look at VMware vCenter 5 appliance setup and management console
- VMware VCenter Server Appliance (vCSA)
- Yellow-bricks.com page
- Things I Don’t Like About the vCenter Virtual Appliance
- Juan Manuel Reyposts: