Ieri ho completato un corso tecnico molto intenso di quattro giorni incentrato sugli storage Dell-Compellent per diventare un Dell Compellent Authorized Installation Professional.
Questo corso si è dimostrato un valido esempio di come dovrebbe essere un corso tecnico (e anche di come dovrebbe essere la relativa certificazione).
Considerando l’importanza del cablaggio (sia nella parte progettuale, ma soprattutto poi anche nella parte di implementazione) in uno storage Dell-Compellent Storage, questo tipo di corso può essere solo di tipo in aula (con aule e lab attrezzati ovviamente) ed è impensabile gestirlo on-line (se non per la parte puramente teorica o per i corsi di aggiornamento sulle nuove versioni). Ricordo che un un Dell-Compellent è di fatto costituido da server (nell’ultima versione del PowerEdge R720 leggermente modificati e da “cassetti” di dischi. Il tutto richiede le giuste scelte di schede per gestire poi sia la parte di front-end (quella verso i server che si collegheranno alla SAN) sia quella di back-end per collegarsi ai cassetti dei dischi.
Diventa quindi fondamentale la parte pratica, tanto quando quella teorica (anzi, secondo me, in questo corso è molto più importante la parte pratica), in modo da provare con mano le problematiche relative all’implementazione di questi sistemi. Molto interessante anche la parte di valutazione reciproca dei lavori svolti e le discussioni di gruppo sul come approcciare con metodo queste attività. Di fatto solo per questo si viene ripagati della scomodità di spostarsi in un altro paese (in europa questi corsi sono disponibili solo in UK o in Olanda).
E, naturalmente, anche il livello tecnico dell’istruttore e della classe può fare la differenza! Nel mio caso ero stato molto fortunato per entrambi gli aspetti.
Ed infine la parte relativa all’esame di certificazione che può fare la differenza e fornire più (o meno) valore alla certificazione stessa. In questo caso l’esame era il tipico a risposte multiple, ma con una soglia di superamento molto alta (e con la possibilità di sbagliarlo massimo due volte!). Quindi benché non sia la soluzione per me ottimale (meglio sarebbe un esame pratico, per questo tipo di argomenti), è comunque ragionevole.