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Come scritto in precedenza, la settimana scorsa VMware ha rilasciato la nuova versione di VMware View 5.0.1 (build 640055), come pure la nuova versione di vSphere 5.0U1.

Da notare che VMware Composer rimane la stessa versione 2.7.0 e lo stesso pacchetto (build 481620) della precedente versione. Come riportato nel VMware View 5.0 Installation Guide (pag. 10), il Composer è compatibile con vSphere 5.0 e versioni successive, quindi anche per la update 1.

Al momento (ma probabilmente rimarrà così) la documentazione di View non è stata modificata per la nuova versione e rimane una generica versione 5.0. Di conseguenza, la Upgrade Guide aiuta per gli aggiornamenti dalle major release precedenti (a tale proposito vedere anche il mio post Upgrade path to vSphere 5 – The View 5 part), ma non contemple il dettaglio del passaggio da 5.0 a 5.0.1 (ma i principi indicati nella guida sono comunque validi).

Di fatto ho provato vari percorsi diversi (scambiando l’ordine di aggiornamento di vSphere e quello di View) senza particolari problemi. Quello che consiglio è:

  • aggiornamento del View Manager (e di tutti i Connection Server)
  • aggiornamento del View Secure Server (notare che di fatto è una nuova installazione, con un nuovo pairing e soprattutto disconnette qualunque connessione attiva)
  • aggiornamento della parte di vSphere part da 5.0 a 5.0 U1 (in realtà si può fare anche prima senza alcun problema)
  • aggiornamento delle VMware Tools e poi del View Agent sulle golden image
  • recompose di tutti i pools
  • aggiornamento delle altre parti

Dato che l’aggiornamento di vCenter Server non inteferisce con l’installazione già presente del Composer, non è necessaria alcuna reinstallazione o “riparazione”.

L’unico problema che ho avuto finora è stato con i pool Windows XP: stranamento ad aggiornare prima le VMware Tools e poi il View Agent quest’ultimo portava le VMware Tools (non ho indagato quale componente in particolare) a non essere più aggiornate. In questo caso l’ordine che ho usato senza problemi è stato prima il View Agent e poi le VMware Tools.

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La scorsa settimana, VMware ha rilasciato l’aggiornamento per l’intera cloud platform, che includeva anche il nuovo vSphere 5.0 Update 1.

A quanto pare (al momento l’ho verificato solo su aggiornamenti dalla versione 5.0), con il nuovo vCenter Server 5.0 U1 è stata introdotta anche una nuova feature (o bug, a seconda dei punti di vista) che disabilita, nel caso di un cluster HA (indipendendemente dalle versioni degli host), completamente le proprietà relative al VM Startup & Shutdown:

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Leggendo alcuni articoli (citati in coda a questo post) noto come il confronto tra gli hypervisor e i criteri di scelta tra gli stessi sia rimasto comunque un tema caldo (e probabilmente lo sarà ancora di più con l’uscita di Windows Server 8).

In molti casi però ci si limita a confrontare le caratteristiche degli hypervisor (come del resto già fatto su questo blog parlando di Hyper-V 3.0, XenServer 6.0 e RHEV 3.0) senza però considerare (a parte nell’articolo su Juku) che queste sono solo uno dei possibili criteri di scelta.

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Come scritto nel post precedente, il Dell EqualLogic Host Integration Tools for Linux 1.1 ufficialmente supporta solo poche distribuzioni Linux, ma in realtà può funzionare anche su altre non incluse. Però l’installazione è basata su pacchetti RPM, rendendo quindi più complicato il porting su distribuzioni con un altro formato dei pacchetti, come ad esempio Debian e Ubuntu.

Mi sono limitato a provarlo su una CentOS 6.2 verificando che funziona senza problemi (del resto la RHEL 6.2 è indicata come supporta). Sono però necessari dei pacchetti che di solito non vengono installati, come pure almeno un pacchetto non presente nei media dell’installazione (dkms):

yum install iscsi-initiator-utils libpcap gcc make
rpm -Uhv http://packages.sw.be/rpmforge-release/rpmforge-release-0.5.2-2.el6.rf.i686.rpm
rpm --import http://apt.sw.be/RPM-GPG-KEY.dag.txt
yum install dkms

A questo punto è possibile importare la chiave GPG usata nei pacchetti EqualLogic o semplicemente ignorarne la verifica durante l’installazione (operazione sconsigliata dal punto di vista della sicurezza). Per installare i pacchetti e configurare l’MPIO e l’HIT è sufficiente montare l’ISO e seguire la User Guide (pag. 8):

[root@centos62 media]# ./install --nogpgcheck 
======================================================================
Beginning install of HIT/LE
======================================================================
...
======================================================================
Running eqlconfig to perform initial configuration
======================================================================
Configuring MPIO Parameters
======================================================================
Would you like ehcmd to actively manage MPIO and iSCSI sessions (Yes/No) [Yes]? 
Choose addressing protocol (IPv4/IPv6) [IPv4]: 
Found the following subnets for MPIO:
        1.) ...
        2.) ...
        3.) Choose individual NICs
Enter a comma-separated list of subnets that you want to include for MPIO, e.g., 1, 2 or select individual NICs [1, 2]: 2
To change additional parameters for MPIO, use 'rswcli --mpio-parameters'
======================================================================
Configuring ASM Parameters
======================================================================
Failed to enumerate iSCSI discovery portals:  
======================================================================
Running 'eqltune' to check system settings
======================================================================
Checking your Linux system for optimal iSCSI performance
...
Run in verbose mode (eqltune -v) for more details and instructions on how to adjust your settings. Run in fix mode (eqltune fix) to automatically repair all Critical issues. ... ====================================================================== Starting MPIO Services ====================================================================== Starting service: ehcmd Starting service: scsi_reserve_eql ====================================================================== Configuration complete ====================================================================== To run the configuration utility again, use 'eqlconfig' ====================================================================== Installation complete ====================================================================== Bash completion help is now available for most EqualLogic tools. To take advantage of these, either close and reopen your shell or run the following command in the current shell:   . /etc/bash_completion.d/equallogic

Da notare che il demone multipathd non è richiesto per il funzionamento dell’MPIO dell’EqualLogic e andrebbe disattivato (o gestito con esclusioni).

A questo punto è possibile individuare il proprio target ed effettuare il login:

iscsiadm -m discoverydb
iscsiadm -m discoverydb -o new -D -t st -p GROUP_IP
ehcmcli login --target TARGET_IQN --portal GROUP_IP:3260
ehcmcli status
Device to mount: /dev/eql/linuxp1

Per usare ASM (AutoSnapshot Manager) bisogna prima creare un set di creadenziali per l’accesso al gruppo:

[root@centos62 media]# asmcli create group-access --name GROUP_NAME --ip-address GROUP_IP --user-name EQL_USER
Password for user EQL_USER on GROUP_NAME: *********
Successfully created credentials record in file /etc/equallogic/asm-group-access.

Da notare che nella beta ho avuto dei problemi ad usare l’utente grpadmin (e non ho ancora verificato se sono stati risolti con la versione definitiva).

A questo punto è possibile creare una smart copy (ossia una snapshotEqualLogic) del proprio filesystem:

[root@centos62 media]# asmcli create smart-copy --source /MOUNT_POINT 
The mount point has been frozen.
Created snapshot linux-2012-03-03-08:22:55.1072.1 on GROUP_NAME
The mount point has been thawed.
Successfully created a Smart Copy from 1 target.

La smart copy poi potrà essere gestita come al solito.

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Dopo un periodo in beta, la versione 1.1 del Dell EqualLogic Host Integration Tools for Linux è stata rilasciata (qualche giorno fa) sotto forma di Early Production Access (comunque pienamente supportato in produzione).

HIT/Linux 1.1 , rispetto alla versione precedente 1.0, include le seguenti migliorie:

  • Auto-Snapshot Manager/Linux Edition (ASM/LE) for Linux filesystem (non presente nella precedente versione)
  • Expanded Linux distribution support including Red Hat Enterprise Linux (RHEL), CentOS and SUSE Enterprise Linux Server (SLES)
  • Enhanced Host Performance and Configuration Tuning Suite (EQLTUNE)
  • Enhanced installation procedure

I sistemi operativi Linux supportati sono: 32- and 64-bit versions of Red Hat Enterprise Linux (RHEL) 5.7, 6.1 and 6.2, SUSE Linux Enterprise Server (SLES) 11 SP1, and CentOS 5.7 (in realtà è possibile usarlo anche su altre distribuzioni).

Per scaricare il software e documentazione relativa: EqualLogic support page.

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Nei giorni scorsi non sono stati rilasciati solo gli aggiornamenti di vSphere 5.0 (nella nuova U1) e di View 5.0.1. Di fatto è stata aggiornata l’intera Cloud Infrastructure Suite:

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Come già scritto non sono riuscito a partecipare alla fase beta dell’esame VCP5-DT e ho dovuto aspettare l’uscita dell’esame ufficiale (e anche un giorno libero di tempo di prepararlo) e finalmente ieri ho passato l’esame e aggiornato la mia certificazione VCP-DT.

Come noto l’unico requisito è disporre di una certificazione VCP5, mentre non è più richiesta la certificazione VCA-DT (vedere il post relativo al cambiamento nel percorso di certificazione VCP4-DT). A dire il vero la VCA5-DT non è neppure entrata nella fase beta (e sinceramente spero che diano priorità prima alla VCAP-DT, visto che è passato più di un anno dal suo annuncio).

Purtroppo non è previsto alcun percorso preferenziale, né sconti per chi è già VCP4-DT… Alquanto strano visto che di solito VMware cerca di tenere in considerazione chi ha già le certificazioni (a dire il vero immagino che l’invito di partecipare alla beta sia andato solo a chi era già certificato, ma sarebbe stato apprezzato e apprezzabile che vi fosse anche l’esame a prezzo ridotto, almeno per i primi mesi).

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