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Da poco è  partito,  al momento in beta, il servizio di cloud (di tipo IaaS) di Aruba (come anche riportato sul sito Juku.it: Aruba accende il suo Cloud). Per invogliare a provare e testare l’infrastruttura è possibile richiedere un voucher gratuito da 50€.

Finita la fase di registrazione (che per alcuni si è rilevata bloccante, forse a causa di qualche bug nella gestione delle form) si viene proiettati nel Pannello di Gestione con la solita immancabile e utile dashboard che riepiloga servizi e credito (con proiezioni di consumo). All’inizio ovviamente le risorse in uso saranno nulle e il credito massimo. Anche i costi delle risorse sono visibili facilmente in un apposito tab.

Da notare la possibilità (futura?) di selezionare il datacenter (al momento solo Arezzo1). Sarà interessante vedere se saranno previsti meccanismi di replica tra un datacenter e un altro o almeno di load balacing tra IP di due datacenter (o anche dello stesso)…

La creazione di una nuova VM (al momento sono previsti solo due template: Windows Server 2008 R2 e CentOS 5.6) è relativamente semplice e veloce (circa 4 min. per una CentOS e poco meno di 20 min.  per Windows Server). Da notare che può scegliere tra due tipi diversi di hypervisor (o VMware o Hyper-V).I costi non dipendo dal tipo di template (in realtà sì, visto che una VM Windows richiede di più spazio di disco), ma dal tipo di hypervisor (su VMware la CPU costa più che Hyper-V). Da notare anche che i costi di CPU e Memoria sono conteggiati anche per le VM spente (bisogna archiviarle per toglierli dal computo).

Ogni VM dispone da 1 a 4 dischi virtuali e da 1 a 3 vNIC. Una volta che la VM è pronta viene automaticamente accesa ed è raggiungibile dall’esterno (nel caso si siano usati IP pubblici) con SSH (per Linux) o RDP (per Windows). Esiste anche la possibilità di accedere alla console della VM, ma in questo caso la procedura è leggermente più complicata (l’accesso avviene con una VPN su un concentratore Fortinet).

Le operazioni che si possono compiere sulle VM sono relativamente limitate e le reconfigurazioni dell’hardware richiedono lo spegnimento della VM. Anche le configurazioni sono relativamente “limitate”: non si può allocare meno di 10 GB di disco  ad una macchina Linux (la macchina Windows richiede almeno 30 GB) e meno di 1 GB di vRAM , non esistono dischi “condivisi” tra più VM, i template (al momento) sono solo due, ….

Riguardo alle prestazioni non ci sono dati sul tipo di infrastruttura usata, ma i processori sono comunque di classe Xeon (non velocissimi, ma dignitosi).

Sui dischi le prestazioni rilevabili da hdparm (nella VM Linux) sono, senza cache, di poco più di 30 MB/sec su VMware e circa 25 MB/sec su Hyper-V (che però usa dischi virtuali IDE invece che SCSI).

Dalle pagine di gestione (realizzate in .NET) si intuisce che tutta l’infrastruttura viene gestita da script (probabilmente in PowerShell). Anche il deploy di una nuova VM sembra essere gestito con script di installazione un-attended (invece che utilizzare template che potrebbero essere troppo specifici per il tipo di ambiente). Sicuramente è stato fatto un grosso lavoro e il risultato è apprezzabile (la grafica è semplice, ma funzionale e pulita). Non ho idea se alla base sono stati usati tool già esistenti, ma il fatto che l’intera interfaccia è in lingua italiana mi lascia supporre che il lavoro sia stato fatto quasi da zero.

Questo sforzo può, secondo me, in parte rispondere alla domanda perché scegliere un servizio come questo piuttosto che i più blasonati servizi internazionali… è un servizio italiano e in italiano… questo aspetto, a qualcuno, potrebbe interessare.

Ma veniamo invece alle note dolenti… a parte i problemi di registrazione capitati ad alcuni, ci sono alcune lacune e mancanze (che magari potrebbero essere risolte in sviluppi futuri):

  • Non sono chiari gli SLA e servizi associati (ma in fondo siamo ancora in fase beta)
  • Le VM non hanno le VMware Tools o gli Integration Components… cosa vuol dire? Che ad esempio lo spegnimento della VM dal pannello corrisponde proprio ad un shutdown brutale :(
  • Non sono previsti meccanismi di import /export delle VM (qua l’utilizzo di un framework standard sarebbe stato d’aiuto).
  • Al momento, non ho visto meccanismi per gestire il backup e ripristino delle VM
  • Non è possibile impostare priorità o reservation o parametri simili

Per concludere direi che come versione 1.0 sembra discreta (da vedere però come reggerà al carico e soprattutto quale sarà il livello di servizio nel tempo), ma manca per ora di varie funzioni (alcune secondo me fondamenti, come l’import/export).

Perché scegliere un servizio come questo? Questo non saprei dirlo (a parte per chi cerca una soluzione su suolo italiano o in lingua italiana)… visto che vi sono servizi a costi simili (ma con più servizi)… è comunque una possibile scelta, come tale bisogna conoscerla nei suoi pregi e nei suoi difetti…

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