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La certificazione Network Certified Implementation Expert (VCIX-NV) è relativamente recente (introdotta nell’ottobre 2014) e rappresenta il livello “advanced” nel percorso relativo alla Network Virtualization (in particolare sul prodotto VMware NSX).

Dopo il corso ICM ero indeciso se procedere con la VCP-NV o tentare direttamente l’esame VCIX-NV (che mi allettava maggiormente, visto l’impatto pratico dello stesso). Alla fine, qualche giorno fa ho sostenuto proprio l’esame di quest’ultimo e posso condividerne le impressioni generali (sul VCP-NV le considerazioni sono molto simili a quelle di altri esami VCP… tendenzialmente mnemonico, da quello che ho sentito da altri che l’hanno sostenuto).

L’esame è sulla falsariga di altri esami della famiglia VCAP Admin (con tanto di richiesta iniziale di pre-autorizzazione) e consiste il 18 attività articolare in vari sotto-task, da eseguire su un lab live. Prima dell’esame vi è anche una breve survey di 9 domande (che non influenzano né sul tempo né sulla valutazione).

Il tempo totale per l’esame vero e proprio è di 210 minuti (sembrano tanti ma non lo sono affatto), con eventuale extra-time. La mini-survey ha 15 minuti di tempo separati dai precedenti (e comunque non cumulabili). continue reading…

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Come già scritto nel post precedente, è possibile prepararsi per l’esame VCP-NV senza avere un proprio lab e sfruttando solo le risorse disponibili on-line, inclusi gli Hands on Lab di NSX. Il corso ICM sicuramente aiuta alla preparazione.

Lo stesso non si può dire per l’esame di certificazione Network Certified Implementation Expert (VCIX-NV) che richiede molta pratica e confidenza con l’ambiente, difficilmente ottenibili solo con il corso o con gli HoL. Questo esame è disponibile da ottobre 2014 e, per certi versi, è simile ai VCAP della serie Admin.

Come per ogni esame VMware, la prima fonte di informazione è il Blueprint ufficiale (attualmente alla versione 1.7, del 9 dicembre 2014) che già fornisce numerosi dettagli sul tipo di esame, di ambiente e sulle tematiche affrontate (notare che ad oggi non c’è alcun similatore di questo esame).

L’ambiente virtuale è composto da più cluster (un management come da best practice e diversi compute cluster) il tutto su VMware vSphere 5.5 e NSX for vSphere 6.0.2.

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Uno dei problemi che c’è con VMware NSX è che, nonostante tutto, il suo codice rimane ad accesso limitato: ad oggi NON esiste ancora un modo per farne l’evaluation or avere codici trial (in realtà appena installato già è in trial mode per 60 giorni). Questo perè ancora oggi il suo codice è disponibile solo dal sito Nicira.

Neppure i partner VMware (a meno che non abbiano la competenza relativa alla Network Virtualization) hanno accesso al dowload del prodotto.

Il modo più veloce per ottenerlo è seguire uno dei corsi ufficiali: il mese scorso avevo seguire il corso ICM su NSX 6.0 ed il giorno dopo la fine del corso mi era stato fornito l’accesso al sito di Nicira (notare che ho l’accesso SOLO al download di NSX for vSphere, non per quello multi-hypervisor)…

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Con l’uscita di vSphere 6.0, molti vorranno provarlo in ambiente di laboratorio o test (prima di portarlo direttamente in produzione). Per la creazione di un lab è possibile continuare ad utilizzare le pratiche suggerite per quanto riguarda vSphere 5.x (vedere ad esempio Realizzare un lab vSphere 5): o si utilizzano almeno 2 server fisici (meglio 3 se volete provare anche VSAN) o, più realisticamente, si lavora in un ambiente nested (all’interno di un ambiente di virtualizzazione) sfruttando un server ESXi o una macchina con Workstation (o Fusion).

Ovviamente esistono anche altri modi per testare i nuovi prodotti, dei quali i VMware Hands on Labs rappresentano una valida alternativa, considerando che sono comunque ambienti sì limitati, ma reali (benché nested)… quindi è possibile ignoare la traccia proposta dal lab e giocare con lo stesso… anche “romperlo”, tanto basterà ricaricarlo di nuovo per partire in un ambiente pulito.

Uno dei problemi che si hanno con il nuovo vSphere 6 è che legato ai requisiti minimi, che non solo sono stati aumentati (in particolare per ESXi) ma sono persino diventati stringenti e mandatori! L’installazione NON procede proprio se non sono soddisfatti i requisiti minimi… solo dopo è possibile “limare” il proprio ambiente cercando di ridurre qualche cosa (normalmente l’unico spazio di manovra è sulla RAM).

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Con la nuova major release della maggior parte dei prodotti VMware (l’ultimo ad essere aggiornato è stato vSphere 6.0) vi sono (o vi saranno) anche, di conseguenze, tutte le nuove certificazioni (e quindi anche tutti i nuovi esame di certificazione).

Come è scritto in un post precedente, la nuova versione non è l’unico cambiamento… vi sono anche dei nomi nuovi, sia nei percorsi, nei livelli (gli esami VCAP di fatto sono diventati un unico VCIX). Lo stesso VCP è cambiato molto, non solo per la policy di re-certificazione, ma soprattutto per la paventata separazione in un esame core (generico tra tutti i percorsi) e in un esame specifico per ogni singolo percorso.

Almeno (e finalmente) VMware ha annunciato le regole per la migrazione dalle certificazioni v5 a quelle v6, e, per fortuna, sono più o meno come ci si aspettava (ed è stato nei vari anni precedenti): continue reading…

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Nutanix announced a cutting edge technology certification, the Nutanix Platform Expert (NPX). This flagship educational program, set to become the most rigorous technical qualification in enterprise computing, creates a new standard in IT certifications and highlights the increasing adoption of multi-hypervisor environments in enterprise datacenters.

NPX is a peer-vetted, hypervisor agnostic certification designed for veteran Solution Engineers, Consultants, and Architects. It’s an higher level (or a next level) compared to the Nutanix Platform Professional (NPP).

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Come probabilmente avrete già sentito, qualche giorno fa Veeam ha rilasciato la versione Release Candidate (quindi praticamente quella finale) del loro tool gratuito Veeam Endpoint Backup (annunciato per la prima volta nell’ottobre 2014).

Veeam Endpoint Backup è un nuovo prodotto, completamente gratuito, di data protection e disaster recovery per sistemi fisici e supporta sia sistemi operativi client che server, con l’unico limite di sopportare solo versioni relativamente “recenti” Windows (di fatto a partire da kernel NT 6.1 in poi).

Rispetto alla versione beta, questa nuova versione aggiunge molte interessanti funzionalità, tra cui: continue reading…

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