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Come molti avranno notato, in vSphere 5 (e in particolare nell’installazione del vCenter Server) non c’è più il Converter Enterprise. Di fatto d’ora in avanti esisterà solo la versione Standalone (che rimane comunque gratuita).

Ora, dopo un periodo di beta (aperto comunque a tutti, previa registrazione), è stata rilasciata la versione 5.0 del Standalone Converter che introduce alcune interessanti novità:

The VMware vCenter Converter Standalone 5.0 includes the following new functionality:

  • Completo supporto a vSphere 5.
  • Gestione dell’allineamento delle partizioni per ottimizzare il disco.
  • Mantenimento della configurazione LVM per macchien Linux (prima veniva trasformato in non LVM).
  • Miglioramento nelle funzioni di sincronizzazione.
  • Possibilità di trasmettere dati cifrati.
  • Re-introduzione del supporto alle immagini di tipo VCB.

Per maggiori informazioni (in inglese):

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After the recent change in the certification path for VCP4-DT I’ve got some doubts about the future of the VCA-DT certification (if is no more required for other *-DT certifications, why take it?).

But seems that this kind of certification will remain also in new 5 release (based on View 5 and vSphere 5), because some rumors give the possible release date of new DT certifications:

  • VCA5-DT (estimated availability late 2011)
  • VCP5-DT (estimated availability early 2012)

About the VCAP-DT certification, still there isn’t any official news, both for the v4 and, of course, the v5.

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La divisione Education di VMware ha recententemente applicato un cambiamento ai requisiti di certificazione per il Desktop Virtualization Certification Program. In particolare (ed è già diventato effettivo), la certificazione VMware Certified Associate 4 – Desktop (VCA4-DT) non è più requisito necessario per la registrazione all’esame VMware Certified Professional 4 – Desktop (VCP4-DT).

Per il nuovo percorso vedere la pagina ufficiale della certificazione VCP-DT (di fatto ora basta essere VCP e superare l’esame VCP-DT).

Gli altri requisiti rimangono invariati, in particolare per la certificazione VCAP-DT (della quale comunque ancora non ci sono novità su quando inizierà e/o sul periodo della beta) richiede la certificazione VCP-DT (in teoria richiede anche quella VCP, ma di fatto è implicità, visto che è richiesta anche per la VCP-DT).

Chissà perché è stata fatta questa modifica… forse per semplificare il percorso di certificazione… o forse perché al momento ci sono davvero poche persone certificate VCP-DT? Il problema, a mio parere, è che in questo modo si snatura il ruolo e si rende praticamente inutile l’esame VCA-DT. Non sarebbe stato meglio seguire lo schema della certificazione datacenter e fase semplicemente un esame di tipo VCP-DT e due esami di tipi VCAP?!

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Per l’elenco di tutti gli obiettivi vedere la pagina dell’esame VCP5.

Objective 4.4 – Administer Virtual Machines and vApps

Vedere anche (in inglese): VCP 5 Objective 4.4 – Administer Virtual Machines and vApps.

Identify files used by virtual machines (same as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 9).

Identify locations for virtual machine configuration files and virtual disks (same as vSphere 4.x)

Normalmente tutti i file che compongono una VM sono raggruppati all’interno della cartella relativa (e il nome di questa cartella corrisponde normalmente al primo nome della VM stessa e può essere aggirnato con un’operazione di storage migration). Ma in realtà i vmdk possono essere creati o successivamente rilocati (tramite un’operazione di Storage Migration) anche su diversi datastore. Per quanto riguarda invece la possibilità di rilocare i file di swap e snapshot vedere:

Identify common practices for securing virtual machines (same as vSphere 4.1)

Vedere la versione finale del vSphere 4.1 Security Hardening Guide.

Hot Extend a virtual disk (same as vSphere 4.x)

Questa funzione, introdotta per la prima volta in ESX 3.5 Update 2, permette di incrementare la dimensione di un vmdk con la VM in funzione (e non richiede particolari licenze, visto che può funzionare anche nella versione gratuita). Ma una volta che il vmdk è stato incrementato, poi bisogna procedere ad estendere il filesystem del sistema operativo guest.

Per Windows vedere: How to expand a VMDK and extend a partition in for VMware ESX. Da notare che diskpart non funziona sul disco di sistema di Windows 2000/2003 o XP (al suo posto è possibile usare Dell Extpart) e che, a partire da Windows Vista, è possibile estendere il filesystem anche da interfaccia grafica (tramite il Disk Management snap-in).

Configure virtual machine options (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 11 e 80).

Configure virtual machine power settings (same as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 171).

Configure virtual machine boot options (same as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 173). Può essere anche gestito tramite vSphere Web Client.

Configure virtual machine troubleshooting options (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 176). Può essere anche gestito tramite vSphere Web Client.

Assign a Storage Policy to a virtual machine (new in vSphere 5)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 131).

Verify Storage Policy compliance for virtual machines (new in vSphere 5)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 131).

Determine when an advanced virtual machine parameter is required (similar as vSphere 4.x)

Questo punto non è chiarissimo, visto che esistono advances parameter specifici dei file vmx (e che di solito vengono editati a mano), o semplicamente il tab con le advanced virtual machine options (come ad esempio Mem/CPU hotplug, Boot Options, Fibre Channel NPIV, …).

Comunque, in entrambi i casi questi parametri dovrebbero essere usati solo se e quando servono.

Adjust virtual machine resources (shares, limits and reservations) based on virtual machine workloads (similar as vSphere 4.1)

Vedere la vSphere Resource Management Guide.

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Per l’elenco di tutti gli obiettivi vedere la pagina dell’esame VCP5.

Objective 4.3 – Manage Virtual Machine Clones and Templates

Vedere anche (in inglese): Objective 4.3 – Manage Virtual Machine Clones and Templates.

Identify the vCenter Server managed ESXi hosts and Virtual Machine maximums (new in vSphere 5)

Vedere il documento: Configuration Maximums for VMware vSphere 5.0. Le principali differenze rispetto a vSphere 4.1 sono:

  • Virtual Machine Maximums: 32 vCPU (instead of 8 ) and 1 TB vRAM (instead of 255 GB)
  • ESXi Host Maximums: 512 VM per host (instead of 320), 2048 vCPU per host (instead of 512), 2 TB RAM (instead of 1 TB), 256 NFS mounts per host (instead of 64)
  • vCenter Server Maximums: quite the same of v 4.1
  • VUM Maximums: more concurrent operations

Identify Cloning and Template options (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 43).

Vi sono differenti possibili scelte per la destinazione: quale cluster e/o host, quale datastore, quale formato di disco VMDK, se eseguire o meno una customization (modifica al sistema operativo guest per cambiarne alcuni parametri, quali il nome, l’IP, …), power on e/o modificare le VM Properties.

Clone an existing virtual machine (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 44). Può essere anche gestito tramite vSphere Web Client.

Create a template from an existing virtual machine (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 47).

Deploy a virtual machine from a template (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 50). Può essere anche gestito tramite vSphere Web Client.

Update existing virtual machine templates (same as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 53 e 55).

Deploy virtual appliances and/or vApps from an OVF template (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 68).

Import and/or Export an OVF template (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 68 e 70).

Determine the appropriate deployment methodology for a given virtual machine application (similar as vSphere 4.x)

Vedere la vSphere Virtual Machine Administration Guide (pag. 15).

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VMware ha annunciato the (per un tempo limitato) vi sarà una nuova opzione per aggiornare la propria certificazione VCP3 (senza perè avere la VCP4) direttamente alla VCP5:

  • fino a fine febbraio 2012 sarà possibile dopo aver seguito il corso vSphere 5: What’s New e ovviamente dopo aver superato l’esame VCP5.

Per maggiori informazioni vedere la pagina ufficiale della certificazione VCP5.

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Dato nel precedente annuncio mancava proprio la nuova versione di VMware View, questo annuncio era prevedibile e atteso.

A parte le nuove funzionalità e dei miglioramenti, forse l’aspetto più interessante è la visione di come si possa evolvere verso un’era definita post-PC. Esistono problemi non banali per avviarsi verso questa strada (in realtà già in parte intrapresa, vedasi ad esempio i tablet e in generale l’approccio web-oriented di molte applicazioni): la gestione/distribuzione delle applicazioni (e su questo VMware punta molto sul progetto Horizon e il progetto AppBlast) e la mobilità/accessibilita dei dati e delle configurazioni degli utenti (su questo VMware punta sul progetto Octopus per la condivisione dei dati e sul Persona Management, già incluso nella versione VMware Premier 5, per la gestione del profilo utente).

Per maggiori informazioni (in inglese):

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