Durante il recente VMworld Europe, ho avuto l’opportunità di parlare con Mick Bradley, VP Technology Solutions & Servic EMEA di Violin Memory a riguardo dei loro prodotti di storage e al relativo utilizzo in ambito virtualizzazione. Avevo già avuto di conoscerli un anno fa, in occasione dello scorsa edizione di Powering The Cloud e quindi è stata l’occasione di scoprire le novità di questi ultimi mesi.
Una novità per l’Italia è stato, alcuni mesi, l’accordo di distribuzione dei prodotti Violin Memory, da parte di Systematika, aumentando quindi la portata di questi prodotti (che comunque rimangono di nicchia) anche sul suolo nazionale.
Come già scritto nel precedente report, i loro storage sono completamente flash based, ma a differenza di altre soluzioni simili (come Nimbus Data e Pure Storage), non si basano sugli SSD “tradizionali”, ossia con un’interfaccia SAS (che spesso diventa il vero collo di bottiglia), ma su schede direttamente interconnesse allo storage (più simile quindi a soluzioni di schede flash su PCI).
Le loro famiglie di prodotto sono di fatto composte da tre linee principali che coprono diverse aree:
- Memory Array: sicuramente la solzuione più nota che fornisce uno storage ad altre prestazioni completamente basato su flash.
I prodotti principali di questa famglia sono la serie di array 6000 series e la 3000 series. - Memory Appliance: questo appliance permette di accelerare uno storage esistente, fornire una soluzione di multi-tiering, e predisporre la base per una futura migrazione e/o la data protection.
L’aspetto importante è che non modifica lo storage esistente, ma si limita a “virtualizzarlo” o a fare da nuovo front-end. - Memory Cards: queste schede permettono di accelerare anche server standalone e applicazioni che girano ancora su sistemi fisici.
Penso che Memory Array non richiedano troppe presentazioni (in parte li ho già presentati in un post precedente e comunque gli utilizzi tipici potrebbero essere per server virtualization o per ambiente VDI, nei casi dove si cerchino le massime prestazioni), mentre invece potrebbero necessitare di ulteriori dettagli le altre due famiglie di prodotti.
I prodotti Force 2510 Memory Appliance sono un modo per portare i vantaggi e la potenza di uno storage flash based anche ad uno storage “legacy”, senza cambiarlo o modificarlo, ma semplicemente posizionando questo appliance come suo nuovo front-end. In questo modo è possibile aggiungere funzioni di High Speed Data Protection e e Real time Memory Tiering con una memoria composta da 192GB DRAM, 8TB Flash per unit up fino a 256 TB External Memory (che può anche essere in tier con un Violin 6000 Series Arrays). La parte di front-end di questo appliance è FC based e la configurazione in alta disponibilità è data da un dual-appliance in modalità attiva/attiva. Ulteriore funzione interessante è quella di permettere la transizione ad una soluzione full flash solution grazie a funzioni di migrazioni senza downtime.
I prodotti della famiglia Velocity PCIe Flash Memory Cards sono invece pensate per singoli host e basati sulla stessa tecnologia di flash management e vRAID usata negli storage condivisi, in modo da fornire funzionalità, prestazioni, latenza costante e bassa, riduzione di utilizzo di CPU anche ai sistemi fisici o stand-alone. L’uso ideale in questo caso è per ambienti di DBMS o per grandi ambienti NoSQL scale-out. Le schede sono progettate per ottimizzare il flusso d’aria, garantire ridotta generazione di temperatura (anche con più schede vicine) e si differenziano in base al tagli di memoria:1,37TB, 2,75TB e 5,5 TB.
Infine vi è anche stato un importante annuncio durante il VMworld 2013 EU: Violin Scale-out Memory Platform Accelerates Windows Applications in the Enterprise Cloud.
Insieme a Microsoft, Violin Memory ha creato un ambiente ideale per eseguire Windows Server 2012 R2 in modo ottimale e nativo sugli storage: Microsoft ha riscritto parte del kernel di Windows Server 2012 per ottimizzarlo negli ambienti storage flash e Violin Memory ha riscritto parte del suo sistema operativo vMOS per ottimizzarlo per Microsoft. Oltre al supporto nativo per Windows Server 2012 R2 è incluso anche il supporto a System Center 2012 R2, con l’unica limitazione che solo i prodotti della serie Violin’s 6000 e 6200 series sono in grado di eseguire Windows server, non il più “piccolo” 3000. Chiaramente l’utilizzo è per quelle applicazioni (in fisico) business critical, ma volendo si possono identificare altri scenari interessanti come ad esempio creare un ambiente per Hyper-V o un ambiente di Unified Storage con SMB3 e altri servizi (iSCSI, NFS, …). Per maggiori informazioni (in inglese) su questo importante annuncio, vedere anche questo post.
Ovviamente i campi di applicazione non si limitano solo a sistemi Windows, ma è comunque adatto anche ad altri ambienti, come ad esempio quelli Linux. A tale proposito vedere anche questa recente press release (in inglese): Violin Memory Accelerates Database Performance for Online Transaction Processing and Decision Support System Workloads.
Vedere anche gli altri report del VMworld europeo 2013.