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Fino ad ora, Windows 10 e Windows Server 2016 erano andati avanti più o meno a pari passo, con delle build simili. Ma se per Windows 10 sembra chiaro che si avrù un continuo sviluppo, per Windows Server, la scelta dei mettere l’anno nel nome, tente a rendere il prodotto “vecchio” dopo un po’ di anni…

Quindi non è una grossa sorpresa che Microsoft ha annunciato che la prossiama versione sarà Windows Server 2019, disponibile nella seconda metà del 2018. In reatà, le prime build in preview, sono già disponibili tramite il programma Insiders.

Windows Server 2019 in reatà è una semplice evoluzione di Windows Server 2016, quindi di fatto uno stesso kernel con build maggiori e ovviamente evoluzione delle funzionalità. Rientra nel progetto delle release Long Term Servicing Channel (LTSC), per avere una release supportata per ben 10 anni.

Le innovazioni (o evoluzioni) di Windows Server 2019 si possono riassumere in quattro aree distinte: Hybrid, Security, Application Platform, Hyper-converged infrastructure.

Hybrid cloud

Windows Server 2019 includerà Project Honolulu, annunciato all’evento Ignite nel September 2017.

Honolulu è un set di strumenti di gestione distribuito localmente e basato su browser che consente l’amministrazione in locale di Windows Server senza dipendenze Azure o cloud. Honolulu offre agli amministratori IT il controllo completo su tutti gli aspetti della propria infrastruttura Server ed è particolarmente utile per la gestione di reti private non connesse a Internet.

Honolulu è l’evoluzione moderna degli strumenti di gestione “inclusi”, ad esempio Server Manager e MMC. È complementare a System Center e Operations Management Suite e non è destinato a sostituire questi prodotti e servizi.

L’utilizzo di un’interfaccia web-oriented permetterà anche una più semplice integrazione con altri sistemi, benché al momento non sembra fornire un’interfaccia RestAPI standard.

Ovviamente rimangono anche gli altri strumenti di gestione, come PowerShell o come pure System Center: insieme a Windows Server 2019 sarà rilasciato anche System Center 2019.

Sicurezza

icrosoft ha lavorato anche per migliorare la sicurezza, facendo un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto già fatto all’interno di Windows Server 2016. Per esempio, Windows Defender Advanced Threat Protection (ATP) offre una prevenzione preventiva e rileva gli attacchi, compresi gli exploit zero-day.

Il sistema aiuta gli utenti a rilevare i problemi e suggerisce loro come poterli risolvere.

Ma non solo, vi sarà anche il supporto alle macchine virtuali di Linux all’interno delle Shielded VM (funzione introdotta con Windows Server 2016, ma solo per macchine virtuali Windows), come pure una specifica funzionalità di protezione di rete per rendere sicure le comunicazioni tra diverse VM.

Application Platform

Due sono le aree coperte da Windows Server 2019 per quanto riguarda la piattaforma applicativa: Windows Server containers e Windows Subsystem on Linux (WSL).

I container in reatà sono già stati introdotti in Windows Server 2016, con un discreto successo (Microsoft dichiara 10 milioni di immagini scaricate da Docker Hub). In Windows Server 2019 si vuole ridurre l’immagine del Server Core base container ad un terzo della sua dimensione (attualmente 5 GB)… Secondo me era meglio focalizzarsi sul progetto nano server che era molto promettente, ma stranamente passato in secondo piano nel corso del tempo.

Inoltre ci saranno miglioramenti nella parte di deployment: Kubernetes sarà supportato  in Windows Server 2019.

L’altro aspetto riguarda Windows Subsystem on Linux (WSL) into insider builds for Windows Server, nato inizialmente su Windows 10, ma portato anche su Windows Server 2016.

Windows Server 2019 migliorerà la parte di WSL, con l’obiettivo di diventare una piattaforma (l’unica in realtà) in grado di eseguire container sia Windows che Linux.

Hyper-converged infrastructure (HCI)

HCI iè sicuramente un trend emergente. Secondo IDC, il mercato è cresciuto 64% nel 2016 e per Gartner sarà un mercato da $5 billion market nel 2019.

Windows Server 2016 ha lanciato le basi con l’introduzione della funzionalità S2D. Windows Server 2019 porterà miglioramenti in vari aspetti, incluso l’utilizzo del Project Honolulu:

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