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Reading Time: 3 minutes Durante l’aggiornamento a vSphere 5, nel momento di scegliere il tipo di VMFS dei datastore, vi è un potenziale dubbio decisionale: è meglio procedere con l’aggiornamento dei datastore VMFS3 esistenti o è meglio create nuovi datastore direttamente con VMFS5? Dato che l’aggiornamento è veloce ed indolore e, soprattutto, che può essere eseguito a caldo, si potrebbe pensare che l’aggiornamento sia la strada migliore. In realtà vi sono alcune ragioni per le quali può essere meglio procedere con nuovi datastore:

Reading Time: 3 minutes Una delle possibili complicazioni nell’uso dei dischi vmdk di tipo thin è che sono dischi che crescono solo. Ovviamente crescono quando aggiungete dati, ma se ne cancellate, il vmdk non si riduce mai. Questo “problema”, a dire il vero, è più legato ai sistemi operativi guest e a come gestiscono il filesystem: quando un file cancellato, solo i suoi metadati (o parte di essi) sono rimossi, ma i blocchi dati rimangono (ovviamente potranno essere sovrascritti da nuovi file). Di fatto lo spazio occupato che si vede dal sistema operativo guest difficialmente corrisponderà a quello che […]

Reading Time: 2 minutes Un possibile problema dopo un aggiornamento a vSphere 5 mediante upgrade in-place del vCenter Server è di non aver prima rimosso il plugin del Converter Enterprise (e/o della Guided Consolidation). Come noto e già discusso questi due prodotti non sono più presenti in vSphere 5, di conseguenza i plugin rimarrebbero “orfani”. Il risultato che ne consegue è una lista dei plugin con alcune voci presenti e non più attivatibili, ma anche un fastidioso allarme nello stato di “salute” dei servizi del vCenter Server:

Reading Time: 2 minutes Come è noto i dischi RDM sono di fatto un mapping diretto con una disco fisico (o più spesso logico) dello storage. I casi di utilizzo sono di vario tipo, ma ne cito almeno due: supporto per dischi più grossi di 2 TB (solo in vSphere 5 e solo con physical RDM) e supporto per guest clustering che richiedano storage condiviso (sempre solo con physical RDM). La curiosità è che via GUI non è possibile creare RDM per i dischi locali (probabilmente è un filtro specifico che discrimina i dischi SAS e SATA da dischi […]

Reading Time: 2 minutes Nel precedente articolo si sono analizzate le possibili situazioni di uan configurazione “non supportata. Ma paradossalmente, avere una configurazione “supportata” e in HCL non vuol dire che funzionerà di sicuro e bene. Vuol dire solo che funzionerà (bene) in determinati casi, scenari e contesti. Al di là di situazioni limite dove non è chiarissimo se una soluzione sia o meno supportata (a volte capita che ad esempio il vendor hardware dichiara la soluzione supportata, mentre VMware no, o viceversa), la regola d’oro è che non basta mettere insieme soluzioni certificate per ottenere una buona soluzione. […]

Reading Time: 3 minutes Nei post precedenti sull’aggiornamento a vSphere 5, ho più volte rimarcato l’importantanza dell’HCL per avere una configurazione “supportata”. Per un ambiente di produzione, secondo me, è fondamentale e dovrebbe pure essere obbligatorio disporre di una soluzione supportata e magari certificata (questo secondo aspetto è già sicuramente più complesso e controverso e merita sicuramente un approfondimento a parte). Ma è importante chiarire che “non supportato” non implica automenticamente che “non funziona” (o che non può funzionare). Vi possono essere differenti scenari di confirazioni “unsupported”:

Reading Time: 3 minutes Durante la fase di aggiornamento a vSphere, vi possono essere due approcci differenti per aggiornare gli host: riferli da capo con una reinstallazione o provare ad aggiornarli. Sul sito di VMware si possono trovare degli approfondimenti su questa scelta. Per comprendere meglio questa scelta è opportuno capire quali sono le differenze tra un host aggiornato ed uno installato da zero con ESXi 5:

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