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Sono veramente onorato e contento di essere stato invitato da Nexenta a partecipare all’evento OpenStorage Summit EMEA 2012, un meeting organizzato da Nexenta stessa, ma aperto ad altri vendor che lavorano nel mondo dell’Open Storage. L’evento è strutturato in panel, case study e presentazioni tecniche.

Quest’anno l’evento è pianificato nel periodo 22 — 24 Maggio presso l’Hotel Mercure Amsterdam aan de Amstel in Amsterdam (Olanda). Il momento clou dovrebbe essere l’ultimo giorno con il grosso delle presentazioni e degli interventi.

Nel sito web ufficiale del OpenStorage Summit EMEA 2012 è possibile consultare l’elenco degli speaker, l’agenda dell’evento, registrarsi e anche avere una serie di motivi (in inglese) per partecipare.

Per seguire l’evento su Twitter esiste o seguire i miei tweet (o quelli di @esignoretti) oppure quelli dell’account ufficiale @openstorage. Alla fine del meeting provvederò a realizzare alcuni post di approfondimento.

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Come scritto in precedenza, in una installazione di ESXi (indipendentemente che sia su flash o disco locale) vi sono due copie dell’immagine di sistema, in due differenti partizioni chiamate “bank” (per maggiori informazioni vedere gli articoli Layout delle partizioni di ESXi e Ulteriori informazioni sulle partizioni di ESXi).

L’immagine di sistema corrente è memorizzata nella prima delle partizioni da 250 MB, che è, come già detto, formattata con un obsoleto filesystem FAT16 (ma comunque adeguato per la dimensione della partizione), sopra il quale viene utilizzato uno speciale pseudo-filesystem (vedere VisorFS: A Special-purpose File System for Efficient Handling of System Images). L’immagine di ESXi (s.v00) è composta da un file compresso da 124 MB, che viene decompressa durante la fase di boot (un po’ come avviene per i normali kernel Linux). Da notare che l’immagine compressa which is decompressed on boot and contains the hypervisor operating system. The compressed image è più grande in ESXi 5.0 rispetto ad ESXi 4.1, (dove l’immagine era di soli 70 MB), ma rimane comunque piccola comparandola a dimensioni di altri hypervisor.

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Ho da poco ricevuto l’email per la registrazione del mio esame VCP5-DT all’interno del transcript ufficiale:

The VMware education transcripts will now include your VMware technical certifications.

Your online transcripts will reflect your VMware Certified Professional 5 – Desktop status as soon as you:
– Confirm your shipping address
– Consent to transcript release
– Accept the VMware Certification Agreement

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In un post precedente (ESXi – Layout delle partizioni) avevo descritto le partizioni usate da ESXi e quali venivano create in fase di installazione. Le partizioni sono formattate con un filesystem FAT16, ma in realtà i file di ESXi non memorizzati in particolari file di archivio compressi all’interno dei cosidetti “banchi” (le due partizioni da 250 MB) . Questo particolare tipo di pseudo-filesystem è stato accennato nel precedente post (realativo a come resettare la password di root) ed è descritto in dettaglio nel primo numero del VMware Technical Journal, nel paper: VisorFS: A Special-purpose File System for Efficient Handling of System Images.

Quando però si installa ESXi su un disco molto piccolo o su una chiavetta USB (o in una flash card) bisogna considerare che alcune partizioni non vengono create, come ad esempio la scratch partition.

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In VMware ESX 3.x resettare la password di root era banale, visto che era scritta in un filesystem Linux in una partizione facilmente modificabile da qualunque distribuzione live. Già con ESX 4.x è cose si erano fatte leggermente più complicate, visto che la service console non risiedeva più su una partizione fisica ma dentro un vmdk.

Ma con ESXi il livello di difficoltà aumenta per vari aspetti: ESXi lavora in memoria (su una RAM disk) e le informazioni sono memorizzate su disco secondo un layout molto particolare, con due “banchi” che contengono i file e configurazioni all’interno di file di archivio compressi. In particolare il file che contiene le password cifrate è il file shadow ed è contenuto un più archivi a partire dal file state.tgz.

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Dopo il primo Hands On Day, il VMUG italiano è lieto di annunciare un novo appuntamento con l’iniziativa HandsOn Day: protagonista di questa giornata è Acronis, che illustrerà e farà provare il suo prodotto di backup per ambienti virtuali VM Protect 7.

L’incontro di questa giornata è con Acronis, tra i vendor più noti nell’ambito del Disaster Recovery e della Data Protection. Da diversi anni attivo anche nel mercato della virtualizzazione, con tecnologie a supporto dei prinicpali Hypervisor, il produttore ha recentemente lanciato una nuova release di un prodotto dedicato esclusivamente a vSphere.
Secondo i piani di Acronis, il prodotto vmProtect 7 può rappresentare il punto di riferimento del mercato in termini di prestazioni e usabilità. L’interfaccia web, l’integrazione con vCenter, l’installazione come virtual appliance, sono solo alcune tra le caratteristiche che andremo a vedere.

La partecipazione, come sempre, è gratuita previa registrazione. Sono disponibili solo 15 posti, quindi affrettatevi!

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Come in molti sapranno, Intel utilizza un particolare modell Tick Tock per lo sviluppo dei suoi micro-processori: un tick comporta miglioramenti nel processo produttivo, un tock lo sviluppo di una nuova micro-architettura. Questo si traduce normalmente in un miglioramento nelle prestazioni durante un tick (dato una maggiore frequeza di lavoro e a volte anche da un maggior numero di core e/o in una cache più capiente) e nell’introduzione di nuove funzionalità durante un tock (ma non necessariamente in un miglioramento della frequenza e/o del numero di core e/o della cache).

L’aspetto sicuramente interessante è che dopo qualche mese dal rilascio di una nuova generazione (tick o tock che sia), normalmente i prezzi dei nuovi processori diventano comparabili o persino concorrenziali a quelli della generazione precedente.

A complicare però questo modello semplice e lineare, vi è stata la famiglia dei processori Westmere (che dovrebbe essere semplicemente l’evoluzione tick della famiglia Nehalem) che in realtà si è articolata in varie sotto-famiglie, tra cui almeno due grosse varianti Xeon: Westmere-EP (che effettivamente collima con un’evoluzione tick del modello precedente) e Westmere-EX (la serie Xeon E7, che in realtà è più simile ad un’evoluzione di tipo tock).

Ad aggiungere ulteriore confusione la scelta di chiamare l’effettiva generazione tock con il nome di Xeon E5. Questo rende più complesso il paragone con la famiglia E7 (che ricordiamo essere più datata), per tutta una serie di ragioni: i numeri non aiutano (sembra che E7 sia quanto meno più “potente”), la cache sugli E7 è in effetti maggiore(24 MB contro i 20MB degli E7), la memoria degli E7 è più “lenta” (persino paragonandola ai “vecchi” Westmere-EP).

Ma il confronto più interessante sia ha lato prezzi: se confrontiamo un E5-2670 (Recommended Customer Price: $1552 – $1556) con un E7-4830 (Recommended Customer Price: $2059) il costo rende decisamente conveniente la nuova generazione. Confrontando poi le caratteristiche tecniche (vedere i datasheet sul sito Intel) ci si accorge che a parte il (lieve) svantaggio della cache) tutto il resto gioca a favore nella nuova generazione (considerando anche che corrisponde anche a nuove generazioni dei server):

Product Name Intel® Xeon® Processor E5-2670 (20M Cache, 2.60 GHz, 8.00 GT/s Intel® QPI) Intel® Xeon® Processor E7-4830 (24M Cache, 2.13 GHz, 6.40 GT/s Intel® QPI)
Code Name Sandy Bridge-EP Westmere EX
Essentials
Status Launched Launched
Launch Date Q1’12 Q2’11
Processor Number E5-2670 E7-4830
# of Cores 8 8
# of Threads 16 16
Clock Speed 2.6 GHz 2.13 GHz
Max Turbo Frequency 3.3 GHz 2.4 GHz
Cache 20 MB 24 MB Intel® Smart Cache
Bus/Core Ratio 33 16
Bus Type QPI QPI
System Bus 8 GT/s 6.4 GT/s
# of QPI Links 2
Instruction Set 64-bit 64-bit
Instruction Set Extensions AVX SSE4.1/4.2
Embedded Options Available No No
Lithography 32 nm 32 nm
Scalability 2S Only S4S
Max TDP 115 W 105 W
VID Voltage Range 0.60V-1.35V
Recommended Customer Price 2059.00
Memory Specifications
Max Memory Size (dependent on memory type) 750 GB 2048 GB
Memory Types DDR3-800/1066/1333/1600 DDR-3 800/978/1066/1333 (Max Speed 1066 MHz)
# of Memory Channels 4 4
Max Memory Bandwidth 51.2 GB/s
ECC Memory Supported Yes Yes
Expansion Options
PCI Express Revision 3.0
Package Specifications
Max CPU Configuration 2 4
TCASE 81.8°C 64°C
Package Size 52.5mm x 45.0mm 49.17mm x 56.47mm
Sockets Supported FCLGA2011 LGA1567
Low Halogen Options Available See MDDS See MDDS
Advanced Technologies
Intel® Turbo Boost Technology 2.0 Yes
Intel® vPro Technology Yes
Intel® Hyper-Threading Technology Yes Yes
Intel® Virtualization Technology (VT-x) Yes Yes
Intel® Virtualization Technology for Directed I/O (VT-d) Yes
Intel® Trusted Execution Technology Yes Yes
AES New Instructions Yes Yes
Intel® 64 Yes Yes
Idle States Yes
Enhanced Intel SpeedStep® Technology Yes Yes
Intel® Demand Based Switching Yes
Thermal Monitoring Technologies Yes Yes
Intel® Flex Memory Access Yes
Execute Disable Bit Yes Yes

Per i primi dati (al momento solo nel mercato desktop) sulla generazione successiva vedere (in inglese): Unofficial Intel Ivy Bridge CPU Datasheet.

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