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Come scritto nel post Utilizzare VMware Data Recovery (VDR) come soluzione di backup, VDR può essere usato in ambienti piccoli come possibile soluzione di backup (soprattutto quando vincoli di budget non ne permettono una vera e seria).

Ma purtroppo ha alcuni problemi non banali nella gestione dei backup e nell’integrità degli stessi, soprattutto quando si utilizzano destinazioni di tipo NAS CIFS.

Se non si possono evitare o almeno limitare a 0.5 TB ciascuna, la probabilità di avere qualche integrity check error non nulla (anzi è più che sporadica a crescere della dimensione della share NAS).

Molti di questi problemi nascono dalla presenza di alcuni restore point danneggiati, in questi casi la soluzione può essere molto semplice: visualizzare questi restore point nel tab restore (c’è un filtro apposito per vedere quelli danneggiati) e cancellarli; dopo un integrity check (qualora parta anche l’operazione di reclaim) questi restore point saranno rimossi e l’integrità ripristinata. Ma non sempre questa operazione funzione, o le cause possono essere altre.

In questi casi l’unica soluzione semplice è seguire l’articolo KB 1015901 (VMware Data Recovery backups fail with the error: failed, error -2241 (Catalog File invalid/damaged)) e ricreare il catalog file:

  1. Verify that there are no operations running on the appliance.
  2. Stop the datarecovery service. See  Restarting the datarecovery service on a VMware Data Recovery appliance (1036768)
       service datarecovery stop
  3. Delete the following files in the dedupe store mount point:
    • /{dedupe mount point}/VMwareDataRecovery/BackupStore.cat
    • /{dedupe mount point}/VMwareDataRecovery/BackupStore.cat.bak
      Note: The restore points are temporarily deleted.
  4. Start the datarecovery service. A restart of the VDR virtual machine will similarly restart the service.
          service datarecovery start
  5. Run an integrity check on the destination directory to recreate the catalog files. The integrity check rebuilds the BackupStore.cat files, and repopulate VDR with all restore points.
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Nel post precedente ho mostrato come installare XenServer 6.0 (ma è applicabile anche alle versioni precedenti) all’interno di una VM, usando prodotti di virtualizzazione VMware come Workstation 8 o vSphere 5.

Volendo poi realizzare un laborario completo è necessario implementare un XenServer Pool (che di fatto è l’equivalente di un VMware Cluster), per il quale serviranno almeno due host ed uno storage condiviso (ovviamente anche una rete condivisa). La configurazione del Pool è realmente semplice e gestibile tutta da XenCenter Client in modo intuitivo e simile a quanto avviene in VMware.

Per l’infrastruttura invece bisogna partire dal secondo host, per il quale consiglio una reinstallazione completa. Tentare di clonarlo dal primo portebbe a vari problemi non banali, che vanno dalla configurazione delle schede di rete (che rimangono impostate sul vecchio MAC address e andrebbero modificate a mano editando i file di configurazione in sysconfig/network-scripts) ad altri ben più seri e non velocemente risolvibili (quali ad esempio la duplicazione degli UUID degli host che mostrebbero i due host come uno solo all’interno di XenCenter).

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Come scritto in un post precedente, Citrix ha cercato, con XenServer 6, di chiudere il divario tecnologico (o almeno quello di funzionalità) del suo prodotto rispetto a VMware vSphere… non sta a me giudicare il risultato, ma moltre funzioni (inclusi i distributed virtual switch) oramai sono comuni ad entrambe le piattaforme. Ovviamente non basta confrontare le funzioni, ma sono tanti altri i fattori di scenta di un hypervisor e di una soluzione di virtualizzazione.

Per chi è curioso e vuole provare o semplicemente dare un’occhiata all’ambiente, è possibile eseguirlo in ambiente virtuale VMware sia con Workstation 8 (probabilmente funzionrebbe anche con la versione 7) che con vSphere 5.

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Durante il Partner Exchange (PEX) dello scorso anno, VMware ha annunciato un percorso di certificazione specifico per l’area Enterprise Desktop Virtualization area (come del resto ho scritto in questa pagina). All’evento di quest’anno vi sono stati alcuni aggiornanti al programma.

Dopo il periodo in beta, l’esame VCP5-DT è finalmente disponibile al pubblico, come descritto anche nella pagina ufficiale. Per diventare VCP5-DT è richiesto:

  1. Essere un VMware Certified Professional on vSphere 5 (VCP5)
  2. Passare con esito positvo l’esame VCP5-DT

Come  accaduto per il VCP4-DT in the VCP4-DT, non è richiesta alcuna certificazione VCA. Purtroppo non vi sono alcune agevolazioni e aiuti per chi è già VCP4-DT: nessuno sconto (questo poteva almeno esserci) e nessun percorso di certificazione semplificato.

Può risultare anche curioso il requisito per il VCP5, visto che View 5 funziona sia su vSphere 4.x che su vSphere 5.0… magari era meglio richiedere una certificazione VCP4 o VCP5.

Almeno ci sono un paio di buone notizie: la prima è che finalmente il prezzo si è uniformato a quello degli esami VCP (ed era ben più alto nel VCP4-DT, infatti non avevo capito il perché di quella scelta, ma a maggior ragione sarebbe stato giusto scontare l’esame a chi era già VCP4-DT), la seconda, for più importante, è che finalmente i testing center sono gli stessi del VCP (e non del VCAP, come era pure nella beta).

Chiariti gli argomenti riguardanti il VCP5-DT, ci si potrebbe chiedere che ne è stato delle altre certificazioni…

Come mai non c’è VCA5-DT e non vi è stata alcuna beta, ancora? Un’ipotesi è che venga soppresso, un’altra è che semplicemente è stato posticipato (del resto anche nel VCAP5 la beta dell’esame DCD è partita e quella del DCA ancora no).

Ma soprattutto, che fine ha fatto l’esame VCAP-DT? Annunciato un anno fa, ancora non se ne sa nulla… a questo punto è alquanto improbabile che vedremo un VCAP4-DT… sperando che almeno il VCAP5-DT veda la luce prima di View 6.

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Sono state comunicati importanti novità nel programma vExpert 2012 dove vi saranno differenti percorsi:

  • Evangelist: The Evangelist Path includes book authors, bloggers, tool builders, public speakers, and other IT professionals who share their knowledge and passion with others with the leverage of a personal public platform to reach many people. Employees of VMware can also apply via the Evangelist pathway.
  • Customer: The Customer Path is for internal evangelists and community leaders from VMware customer organizations. They have contributed to success stories, customer references, or public interviews and talks, or were active community contributors, such as VMUG leaders.
  • VPN (VMware Partner Network): The VPN Path is for employees of our partner companies who lead with passion and by example, who are committed to continuous learning and to making their technical knowledge and expertise available to many. This can take shape of event participation, video, IP generation, as well as public speaking engagements.

Benché vi saranno 3 diversi percorsi, il riconoscimento vExpert sarà comunque uno solo. I requisiti per ciascun percorso sono specificati nell’application (disponibile da 15 febbraio 2012). Per maggiori dettagli: vmware.com/go/vexpert2012

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 VMware ha disposto, all’evento VMware Partner Exchange, un grande cartello di ringraziamento che mostra i nomi di tutti i vExperts 2011 che lavorano per un partner VMware.

Purtroppo quest’anno non ho partecipato al PEX e quindi non l’ho visto di prima persona. Però una persona ha postato, nella Community VMware, una foto del cartello (i nomi si riescono a leggere, anche se un po’ a fatica).

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Come descritto nel post precedente la versione Developer Preview di Windows 8 funziona sulle ultime versioni di VMware Workstation, ma non su vSphere (e neppure nell’ultima releast 5).

In realtà le ultime fix rendono possibile, benché non supportato, eseguirlo anche in una VM in esecuzione su ESXi 5, come riportato da:

I passi sono:

  1. Assicurarsi di avere installato la patch ESXi500-201112001 (patch02) disponibile sul VMware patch repository. La build number che otterrete è: 515841
  2. Creare una VM Windows 7 o Windows 2008 R2 di default
    You will also need to use e1000 network driver, VMXNET3 does not work
  3. Attivare la funzione 3D della scheda video (richiede virtual hardware 8):
    Edit your VM and under “Hardware->Video Card” enable 3D graphics support (this is required if you plan on running VMware Tools)
  4. Installare Windows 8 usando la ISO
  5. Aspettare che l’installazione finisca

La fix che sembra risolvere il problema dell’installazione dovrebbere essere quella descritta in KB 2007671.

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